Esala Perahera
Esala Perahera, testo e foto by
Luigi Monti. Pubblicato il 28 Novembre 2024; 3 risposte, 457 visite.
L'Esala Perahera è una delle festività più importanti e sentite del Buddismo e si svolge nella città di Kandy nei dieci giorni che precedono la luna piena di Agosto.
La leggenda narra che alla morte di Buddha, il suo corpo venne cremato su una pira di legno di sandalo a Kusinara in India, ma il suo canino fu recuperato ed affidato al Re Brahmadatte, diventando simbolo di potenza e legittimando il Re a governare!
Il dente fu custodito e protetto nella città di Dantapuri in India, fino al IV secolo d.C., quando il re Guhasiva, temendo che potesse finire in mani nemiche, lo affidò a sua figlia che, in gran segreto, lo portò in Sri Lanka nascondendolo tra i suoi lunghi capelli.
Fin dai tempi antichi, la reliquia viene quindi custodita nel sacro tempio Sri Dalada Maligawa di Kandy e qui, da oltre 1500 anni, si svolge l'Esala Perahera che nasce dall'unione di due processioni separate, l'Esala appunto e la Dalada.
La prima, risalente addirittura al III secolo a.C. serviva per chiedere agli Dei il favore della pioggia, mentre la seconda risalente al IV secolo d.C., rendeva omaggio all'arrivo in Sri Lanka della sacra reliquia, ottocento anni dopo la morte di Siddhartha.
Proprio per le sue antiche e profonde radici, ha un'importanza fondamentale per il buddismo in generale e per lo Sri Lanka in particolare!
Durante le celebrazioni, elefanti riccamente decorati, accompagnati da danzatori e musicisti, portando in processione la sacra reliquia del dente di Buddha.
Lo spettacolo è emozionante, non solo per la processione in se, ma anche per l'atmosfera che si respira in città durante i giorni di festa.
Al mattino presto, i fedeli iniziano a prendere posto lungo la strada, sistemandosi in modo da poter attendere l'inizio della sfilata, senza dover cedere la posizione alla gente che con il passare delle ore diventa sempre più numerosa.
Nel frattempo, all'interno del Tempio si svolge la Puja, la preghiera e qui, quasi inconsapevolmente, ci troveremo a vivere uno dei momenti più emozionanti del nostro viaggio.
Dopo aver lasciato le scarpe all'ingresso, entriamo a visitare il tempio, come dei perfetti "turisti fai da te", senza sapere che di lì a poco sarebbe iniziata la preghiera.
Mentre stavamo girando per le sale, rapiti dalle bellissime decorazioni, iniziamo a notare un certo fermento attorno alla porta centrale. Tre monaci si avvicinano ed entrano, mentre dei musicisti in abiti tradizionali iniziano a suonare.
Senza che ce ne rendessimo conto inizia la preghiera e veniamo letteralmente travolti da un fiume di gente con in mano fiori ed offerte, che cercano di dirigersi verso la reliquia, custodita al piano superiore.
La calca è talmente alta che non riesco nemmeno a guardare dentro al mirino della macchina fotografica per scattare una foto e la cosa sta iniziando ad infastidirmi, poi però collego il cervello e mi rendo conto che in realtà mi trovo lì, in quel momento, per puro caso, mentre tutte quelle persone attorno a me, sono lì per qualcosa di ben più alto e profondo di una banalissima foto ricordo!
Decido quindi di vivere il momento e mi lascio trascinare dalla folla, che arrancando lentamente e con difficoltà, si dirige al secondo piano del tempio per rendere omaggio alla sacra reliquia del dente di Buddha!
Provo ad alzare gli iso della macchina fotografica per ridurre i tempi di scatto nella vana speranza di riportare a casa almeno una foto a fuoco, ma nonostante i tentativi, vengono talmente mosse che anche Fabio Rovazzi e Guè Pequeno sarebbero fieri di me!
Finalmente raggiungiamo il secondo piano dove alcuni monaci indaffaratissimi, si occupano di gestire l'incredibile quantità di fiori portati in offerta dai fedeli, mentre altri due se ne stanno di fronte alla porta che custodisce la reliquia, preoccupandosi di non far sostare i pellegrini per più di 15 secondi davanti al Dente.
Beh?! Direte voi! Tutta questa trafila per starsene lì, una misera manciata di secondi?
Ebbene si! Perché ci sono attimi, che se vissuti con consapevolezza e pienezza possono valere una vita intera e per tutte quelle persone era realmente così!
Impossibile rimanere indifferenti davanti a tanta devozione, anche per chi come me, non è buddista!
Usciamo dal tempio felici e consapevoli di aver vissuto un'esperienza profonda e indimenticabile!
È ancora presto per l'inizio della sfilata, decidiamo quindi di fare un giretto per la città, ma inizia a diluviare e per ripararci ci infiliamo di corsa al mercato centrale, dove i numerosi venditori ci accolgono con grandi sorrisi e ci invitano a visitare i loro negozi.
Alcuni sono piuttosto invadenti, mentre la maggior parte di loro hanno semplicemente voglia di fare due chiacchiere, sapere da quale parte del mondo veniamo e se ci stiamo trovando bene in Sri Lanka.
Passiamo un po' di tempo a parlare del più e del meno con il fruttivendolo ed il commerciante di abbigliamento ed entrambi ci assicurano, che da lì a poco avrebbe smesso di piovere ed in effetti così è stato!
Usciamo dal mercato e andiamo a mangiare qualcosa (rigorosamente piccante) prima di metterci alla ricerca di un buon posto dove poter guardare la sfilata.
Non cediamo alle comodità offerte dagli hotel e dai ristoranti situati lungo il percorso che per 30$, offrono al turista la possibilità di seguire la processione da una seduta comoda e privilegiata.
Questa è una festa importante, profonda, molto sentita dal popolo buddista e non vogliamo scorciatoie!
Sono quasi le 16:00, mancano ancora più di tre ore e mezzo all'inizio della Perahera, ma trovare un buon posto non è facile!
Un local conosciuto durante il viaggio, ci aveva suggerito di provare a sistemarci in prossimità del Tempio, ed in effetti troviamo un posticino proprio davanti ad un grosso albero che ci "ripara" dalla folla che cresce incessante con il passare delle ore.
Si stima che durante i giorni dell'Esala Perahera oltre un milione di persone tra fedeli e turisti, confluiscano nella città di Kandy.
Gli altoparlanti ripetono all'infinito i mantra buddisti, la preparazione è febbrile, mentre tutto intorno sta calando la sera.
Ad un tratto un boato... Poi il silenzio!
Ci siamo!
La Perahera ha inizio!
Arrivano degli uomini a torso nudo con il capo coperto da una fascia rossa che lascia intravedere solo gli occhi scuri mentre la musica si fa sempre più vicina.
Centinaia di scintille si alzano in cielo, mentre imponenti elefanti adornati da ricchi tessuti decorati, sembrano quasi perdersi in questa moltitudine di luci e colori.
La sfilata è moto lunga, ma per chi come noi non ha mia assistito a niente del genere, sembra durare un attimo, tra sacerdoti, danzatori, capo clan, musicisti e acrobati che arrivano nella città da ogni angolo del paese per dare vita a questo spettacolo incredibile che si ripete da oltre mille cinquecento anni!
Voglio rassicurare chi ha avuto la pazienza di arrivare a leggere fino a qui... Stringete i denti, siamo quasi alla fine!
Dal viale d'ingresso del tempio vediamo un gran movimento, tre elefanti particolarmente sontuosi si stanno avvicinando.
Per la Perahera non vengono selezionati necessariamente gli animali più grandi, o con le zanne più lunghe, ma la scelta viene fatta fondamentalmente sul carattere, che deve essere calmo e obbediente dovendo sfilare sempre al fianco del loro accompagnatore.
A questo proposito ho letto diverse recensioni di turisti occidentali, indignati dal fatto che gli elefanti vengono tenuti e fatti sfilare in catene.
In realtà questi bellissimi animali, sono considerati sacri dal popolo buddista che li venera come simbolo di saggezza e incorruttibilità, forza ed equilibrio ed in generale la loro cultura è quanto di più lontano possa esserci dalla violenza o dallo sfruttamento a cui siamo spesso abituati alle nostre latitudini.
Partecipare alla processione è considerato un grandissimo onore e le catene servono più che altro, per evitare che possano verificarsi incidenti come purtroppo è accaduto in passato.
L'elefante che sta arrivando, camminando al centro della strada, si chiama Sinha Raja. Nel 1994 era un cucciolo quando venne trovato solo e ferito, in una zona di guerra nel nord del paese dal reggimento Shina dell'Esercito dello Sri Lanka.
Dopo averlo salvato da morte certa i soldati lo hanno affidato alle cure dell'ospedale veterinario della facoltà di medicina di Peradeniya, prima di donarlo al tempio del Dente dove, grazie alla sua intelligenza e grandezza, ha conquistato il ruolo più importante e delicato, quello di portare in processione la sacra reliquia del dente di Buddha!
Il baldacchino che gli viene sistemato sulla schiena custodisce però una riproduzione, sarebbe troppo pericoloso e rischioso portare in processione in dente vero, ma alla folla non interessa!
Tutti si inchinano con rispetto e devozione, immersi in un atmosfera mistica che va oltre le apparenze e che lascia un'impronta indelebile in chi ha la fortuna di viverla.
Mi sento fortunato, mille pensieri mi corrono per la mente, perché nella frenesia dei nostri giorni, ci dimentichiamo troppo spesso quali siano le cose veramente importanti della vita, ed un evento come l'Esala Perahera di Kandy ti fa ricordare l'importanza della pazienza e la bellezza delle tradizioni che unisco un popolo da migliaia di anni e arricchiscono, senza chiedere nulla in cambio, chi ha la curiosità di guardare le cose nella loro essenza.
Figli del nostro tempo, cerchiamo qualche approfondimento su Google mentre torniamo a piedi in albergo ed una frase mi colpisce più delle altre: c'è sempre qualcosa di cui essere grati. Non essere così pessimista se ogni tanto le cose non vanno come vorresti. Sii sempre riconoscente per gli affetti e le persone che già hai vicino a te. Un cuore grato ti rende felice.
Risposte e commenti
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| inviato il 28 Novembre 2024 ore 16:27
bell'articolo/diario di viaggio. apprezzo molto il fatto che le foto non prevarichino il testo ma ne completino il senso e aiutino molto a rendere l'idea del momento. bello bello, grazie. |
| inviato il 28 Novembre 2024 ore 18:02
Grazie a te Alberto, mi fa veramente piacere! |
| inviato il 04 Dicembre 2024 ore 10:36
Gigi, bellissimo articolo e davvero belle foto. Mi hai riportato a Kandy. L'Esala Perahera è stata per me un'esperienza davvero intensa sotto tutti i punti di vista: sensoriale, visivo, emotivo, religioso. Tu hai reso bene sia il background storico che le sensazioni evocate dalla giornata. Grazie davvero, è stato un bel tuffo nei miei ricordi di questo viaggio. Un grande abbraccio, Gigi |