Recensione Sigma 60-600 DN
Recensione Sigma 60-600 DN, testo e foto by
Juza. Pubblicato il 15 Settembre 2023; 23 risposte, 7830 visite.
Sigma è stato il primo marchio a unire superzoom e supertele col lancio, nel 2005, dello zoom 50-500. Dopo quasi vent'anni e vari evoluzioni, nel 2023 è arrivata la versione progettata nativamente per mirrorless: il Sigma 60-600mm f/4.5-6.3 DG DN OS Sport. E' possibile avere una gamma di focali 10X e al tempo stesso una qualità d'immagine soddisfacente? Vediamo com'è andato il 60-600 in studio e sul campo!
70-200 e 200-600 in un unico obiettivo
Mentre la maggior parte degli zoom supertele parte da 150 o 200mm, il Sigma parte da una focale cortissima (per un tele), solo 60mm. Qual è il senso di questo obiettivo?
Sigma ha voluto unire due ottiche in una: lo zoom tele "corto" 70-200 e lo zoom "lungo" 200-600; la cosa eccezionale è che è riuscita a farlo senza penalizzare le dimensioni e il peso (il 60-600 è appena 2cm più lungo del 150-600, e pesa 400g in più), e come vedremo in seguito anche senza penalizzare la qualità d'immagine.
La comodità, rispetto a un corredo con due ottiche, è enorme: non dovrete stare a smontare continuamente gli obiettivi per passare da una focale all'altra, o utilizzare un secondo corpo per il 70-200, aggiungendo ulteriore peso e ingombro. In una sola ottica avete tutto: dal 60mm fino al 600mm con tutte le focali intermedie. Inoltre, nella versione L-Mount, è anche possibile utilizzare i moltiplicatori di focale per ottenere un 84-840mm o un 120-1200mm.
Sony A7C, Sigma 60-600mm f/4.5-6.3 DG DN OS Sport a 600mm, 1/2500 f/9.0, ISO 3200, mano libera. Concorrenti Al momento le ottiche in questa categoria (zoom supertele per mirrorless) sono quattro: Sigma 60-600 DN, Sigma 150-600 DN, Sony FE 200-600 e Nikon Z 180-600; Tamron e Canon al momento non hanno equivalenti per mirrorless, dato che i 100-400 e 100-500 appartengono a una categoria ben diversa per portata e dimensioni.
Dato che attualmente Sigma non produce supertele Z-Mount, il Nikon Z 180-600 non è un concorrente diretto, mentre il 60-600 deve vedersela con le altre due ottiche per Sony FE, il Sony 200-600 e il Sigma 150-600. Entrambe sono ottime, ma la scelta è determinata dalle focali che volete sfruttare: se utilizzate molto le focali corte e volete sostituire 70-200 e tele con un unico obiettivo, il 60-600 DN si può davvero considerare senza concorrenti; tra i 60mm di questo obiettivo e i 150 o 200mm c'è un abisso.
Se invece sfruttate principalmente le focali più lunghe, il Sigma 150-600 DN costa ben 1000 euro in meno (lo trovate a
1400 euro su Amazon) e in termini di prezzo è imbattibile. Sorprendentemente, però, il 60-600 è più nitido del 150-600 : entrambi sono ottimi, ma il 60-600 ha un po' di vantaggio. E' incredibile che uno zoom 10X sia più nitido di un 4X, ma tant'è: Sigma ha fatto un capolavoro col design ottico di questo obiettivo.
Sony A7C, Sigma 60-600mm f/4.5-6.3 DG DN OS Sport a 600mm, 1/2000 f/8.0, ISO 1600, mano libera.
Infine, il Sony si trova a circa 1700 euro, un prezzo molto competitivo; rispetto al Sigma ha design con zoom interno (che in alcuni casi è un vantaggio, però rende l'obiettivo più ingombrante durante il trasporto, con 32cm di lunghezza contro i 28cm del Sigma). Non ho avuto modo di confrontarli fianco a fianco, ma osservando test e samples la nitidezza sembra molto simile (anche su fotocamere big megapixel!), ancora una volta un risultato incredibile se pensiamo che stiamo confrontando uno zoom 10X con un 3X.
Un confronto ben più ardito è quello col supertele fisso 600 f/4: uno zoom 10X da 2000 euro può competere con un fisso da 14000 euro? In termini di luminosità e tempi di scatto, la differenza tra F/4 e F/6.3 (1.3 stop) ha ormai poca importanza, potendo scattare a sensibilità elevatissime con rumore minimo grazie ai moderni sensori e ai software di riduzione rumore via AI. In tutto il mio viaggio, non ho perso mai una foto per tempo troppo lento.
In termini di qualità d'immagine, ovviamente il diaframma F4 dà una maggiore separazione tra soggetto e sfondo, a patto però di avere un soggetto abbastanza grande da consentire lo scatto a F4 con una profondità di campo sufficiente; se fate avifauna, ad esempio, nella maggior parte dei casi dovrete chiudere il diaframma per avere una profondità di campo sufficiente. Il 600 fisso ha il vantaggio di un bokeh più gradevole e "cremoso" anche a parità di diaframma, anche se non sempre la differenza può essere visibile.
Sony A7C, Sigma 60-600mm f/4.5-6.3 DG DN OS Sport a 600mm, 1/1000 f/10.0, ISO 3200, mano libera. Per quanto riguarda la nitidezza, il Sigma 60-600 DN ha una risoluzione che va ben oltre quella del sensore da 24 megapixel che ho usato: in altre parole, su fotocamere da 24MP la nitidezza sarà pressochè pari a quella del 600 F4, perchè entrambi vanno oltre la risoluzione del sensore. Su sensori da 40 o 60 megapixel probabilmente il 600 F4 comincerà a mostrare il suo vantaggio, e sicuramente se in futuro arriveranno sensori da 80, 100 MP o oltre la differenza sarà più visibile; inoltre, con i moltiplicatori di focale il supertele fisso mostrerà chiaramente i suoi vantaggi. In conclusione, come è ovvio che sia un 600 F4 è migliore del 60-600, ma quest'ultimo si avvicina sorprendentemente, arrivando addirittura ad essere paragonabile al supertele professionale in varie situazioni. In termini di rapporto qualità-prezzo il 60-600mm è eccezionale, e per la maggior parte dei fotografi è un'eccellente alternativa ai costosissimi supertele fissi.
Costruzione e funzionalità Il 60-600 DN fa parte della serie "Sport" di Sigma, paragonabile a tutti gli effetti alla "Art" per qualità, ma pensata per avere anche la massima robustezza. E' tropicalizzato e offre una costruzione molto solida, da vera ottica professionale. Con 2.5kg di peso, certamente non è un peso piuma: si avvicina al peso dei moderni 400 F2.8 (2.9kg, nel caso del Sony FE 400 2.8), ed è addirittura un po' più pesante del Nikon Z 800mm f/6.3 VR S (2.4kg).
Tuttavia, è ancora un peso gestibile a mano libera senza grosse difficoltà; durante la mia prova ho scattato sempre a mano libera. Se scegliete di montarlo su treppiede, l'ideale è utilizzare una testa a bilancere, come la
Benro GH2. L'attacco per treppiede è compatibile nativamente con aggancio arca-swiss, il che con molte teste permetterà di montare direttamente l'obiettivo senza dover usare una piastra per treppiede.
Sulla parte dell'obiettivo più vicina alla fotocamera troviamo la consueta dotazione di selettori che contraddistingue i teleobiettivi: AF/MF, limitatore di messa a fuoco, modalità stabilizzatore e funzioni personalizzate. In genere lo stabilizzatore va utilizzato in modalità 1, mentre la modalità 2 va a disattivare la stabilizzazione in orizzontale, lasciando solo quella in verticale, e serve solo quando si scatta in panning.
Lo zoom è esterno, e alla massima focale la lunghezza dell'obiettivo passa da 28cm a ben 38cm, o addirittura 46 cm col paraluce montato. Il paraluce si attacca un sistema a vite, che ho trovato più pratico e immediato rispetto a quello "a incastro" del Nikon Z 400 F4.5 che ho provato nel viaggio precedente. Pur avendo la classica ghiera zoom, il 60-600 può essere utilizzato anche come zoom "push pull", cosa non possibile con le ottiche a zoom interno. Vista l'enorme estensione focale, su questo obiettivo ho preferito l'uso in push-pull piuttosto che girando la ghiera, che richiede vari giri per passare da 60 a 600mm, mentre l'uso del push-pull è più rapido e immediato (anche se devo dire che su questo obiettivo è un po' duretto e richiede una certa forza).
Sony A7C, Sigma 60-600mm f/4.5-6.3 DG DN OS Sport a 600mm, 1/10 f/16.0, ISO 3200, treppiede.
E' presente un attacco per tracolla, in modo da portarlo in giro senza farlo pesare sul bocchettone della fotocamera; in alternativa si può utilizzare anche l'attacco per treppiede come maniglia.
La minima distanza di messa a fuoco varia in base alla focale e va da 45 centimetri a tre metri. Devo dire che vedendo l'eccezionale rapporto macro - ben 0.42x - pensavo che con questo obiettivo non avrei dovuto "lottare" con la minima distanza di fuoco come nel viaggio precedente col 400 f/4.5 (2.5 metri di minima distanza di fuoco), e invece le capacità macro del 60-600 sono piuttosto insolite: l'ingrandimento 0.42x si raggiunge alla focale 200mm, dove effettivamente è possibile mettere a fuoco a brevissima distanza.
Sony A7C, Sigma 60-600mm f/4.5-6.3 DG DN OS Sport a 178mm, 1/800 f/5.6, ISO 6400, mano libera.
Oltre i 200mm, la distanza di messa a fuoco cresce rapidamente fino ad arrivare ai tre metri, che con i soggetti più piccoli possono risultare un po' problematici. Per confronto, sia il Nikon Z 180-600 che il Sony 200-600 hanno una minima distanza di fuoco di 2.4 metri a 600mm, significativamente migliore rispetto al Sigma.
Parlando di capacità macro, spesso gli obiettivi superzoom che vantano doti macro lasciano poi molto desiderare in questa modalità, e anche il 60-600 non fa eccezione: ho testato l'ingrandimento 0.42x e, come solitamente accade con le ottiche non dedicate alla macro, il centro è nitido ma l'immagine diventa inutilizzabile appena ci si allontana dalla parte centrale; può andar bene per qualche macro occasionale dove il soggetto è al centro del fotogramma, ma sicuramente non può sostituire un vero macro (e qui spero che prima o poi Sigma riproponga un 150 o 180mm macro).
Qualità d'immagine
Come al solito, ho testato l'obiettivo in studio per farmi un'idea precisa sulla qualità d'immagine; l'ho esaminato alle principali focali: 60mm, 150mm, 300mm, 450mm e 600mm. Di seguito potete vedere ritagli non ridimensionati dal file RAW; ho scattato sia a tutta apertura che a f/11 (diaframma ideale per soggetti di piccole dimensioni). Vediamo la resa nel centro e negli angoli!
Sono rimasto davvero impressionato dalla qualità di questo obiettivo. Il centro è nitido a tutte le focali e tutti i diaframmi: la massima nitidezza si raggiunge già a tutta apertura e chiudere il diaframma serve solo quando è necessaria maggiore profondità di campo. Negli angoli, solo a 60mm pecca un po' di morbidezza, rimanendo però ancora accettabile, mentre a tutte le altre focali è nitidissimo da angolo ad angolo, anche in questo caso già a tutta apertura.
Uno zoom 10X con questa qualità è davvero incredibile: il Sigma 60-600 DN è andato molto oltre le mie aspettative; davvero dieci e lode a Sigma per il lavoro che ha fatto con quest'ottica (ancora più impressionante se pensiamo che si parla di un'ottica attorno ai 2400 euro, non un supertele professionale da 10000 o 15000 euro).
La vignettatura è visibile a tutta apertura, ma non è fastidiosa e volendo la si può eliminare facilmente; aberrazione cromatica e distorsione non sono mai un problema. L'obiettivo è compatibile con i moltiplicatori di focale, ma al momento questi sono disponibili solo in versione L-Mount: mi auguro che prima o poi arrivi anche la versione per Sony FE, perchè vista la qualità eccezionale che ha dimostrato penso che renderebbe molto bene anche col TC 1.4X, fornendo un incredibile zoom 84-840mm (con diaframma f/9, ben gestibile dalle attuali mirrorless).
Sony A7C, Sigma 60-600mm f/4.5-6.3 DG DN OS Sport a 600mm, 1/1000 f/11.0, ISO 3200, mano libera.
Sul campo
Un enorme vantaggio degli zoom è che rendono molto più facile inquadrare il soggetto: quando lavorate con focali davvero lunghe come 400, 600 o 800mm, l'angolo di campo è così ristretto che può essere difficile anche solo "trovare" il soggetto puntando l'obiettivo, se avete un fisso; al contrario, con uno zoom potete inquadrarlo con la focale più corta, e poi rapidamente zoomare sul soggetto. Ho apprezzato molto questa possibilità che mi ha permesso di velocizzare le operazioni, riducendo significativamente il numero di foto perse perchè nei 3-4 secondi spesi per individuare il soggetto questo era già scappato, come mi era capitato con supertele fissi. Bisogna però ricordare che il 60-600 non mantiene la messa a fuoco quando si varia la focale, quindi passando da 60 a 600mm bisognerà attendere qualche istante perchè l'AF agganci di nuovo il soggetto.
Ho patito un po' l'orrendo mirino della Sony A7C: d'altra parte questa fotocamera nasce come "A7 III senza mirino", e il microscopico mirino incluso è pensato solo per essere utilizzato in caso di emergenza. Per la maggior parte del mio lavoro va benissimo, dato che scatto sempre da schermo, ma per chi si dedica alla fauna o altri ambiti dove è preferibile il mirino ovviamente non ci sono dubbi a preferire corpi con mirino "full size".
Sony A7C, Sigma 60-600mm f/4.5-6.3 DG DN OS Sport a 600mm, 1/2500 f/9.0, ISO 800, mano libera.
Lo stabilizzatore si è dimostrato molto efficace; ho ottenuto foto nitide scattando a 600mm anche con tempi attorno a 1/100 di secondo. Ovviamente, essendo un'ottica grande e pesante, il risultato dipende molto anche da quanto è ferma la vostra mano nel gestire un'ottica di questa stazza.
L'autofocus è molto buono, anche se la valutazione dell'AF va sempre considerata un mix tra le prestazioni dell'obiettivo e quelle della fotocamera. Rispetto alla combo Nikon Z8 + Nikon Z 400 F4.5 che ho provato un paio di mesi fa, direi che la velocità dell'AF è molto simile, merito sia dell'ottimo motore AF lineare del 60-600 DN, silenzioso e veloce, che dell'AF Sony, a mio parere il migliore tra quello di tutti gli attuali brand. Sono riuscito ad agganciare il soggetto anche in situazioni di scarsa luminosità, dove con la Z8 l'autofocus continuava ad andare avanti e indietro senza agganciare; per contro, il riconoscimento del soggetto (Animal AF), pur essendo presente, è veramente pessimo, non è mai riuscito a riconosce il soggetto animale e ancora meno ad agganciarne l'occhio, mentre la Nikon Z8 si era dimostrata eccellente sotto questo punto di vista. Tuttavia, con la Sony A7C parliamo di una fotocamera ormai molto datata (la tecnologia risale al 2018); se avessi montato il Sigma 60-600 DN su una mirrorless Sony più moderna avrei sicuramente potuto beneficiare di un ottimo riconoscimento soggetto e eye-AF anche su animali.
Sony A7C, Sigma 60-600mm f/4.5-6.3 DG DN OS Sport a 600mm, 1/2000 f/6.3, ISO 6400, mano libera.
In questo viaggio ho scattato con Sony A7C perchè, trovandoci nel periodo estivo, l'ufficio stampa di Sony non aveva la possibilità di fornirmi un altro corpo; potendo scegliere avrei sicuramente optato per Sony A1 o Sony A7r V: la nitidezza del 60-600 DN è incredibile e va ben oltre i 24 megapixel della A7C. Tenendo conto che ormai è possibile scattare ad altissimi ISO anche con fotocamere big megapixel, grazie ai nuovi Denoise AI, per la fotografia naturalistica consiglio caldamente le fotocamere con risoluzione più alta, che danno possibilità di ritaglio molto superiori: trovandomi spesso con soggetti distanti (anche a 600mm), con 24MP in tanti casi ho dovuto ritagliare portando la foto a 10 o 12 megapixel; certamente una risoluzione ancora buona (vista anche la nitidezza del file), ma con una big megapixel anche dopo tali ritagli avrei mantenuto 20-30 megapixel, o in alternativa avrei potuto fare ritagli ancora più spinti.
Ogni tanto ho avuto qualche difficoltà nel fotografare soggetti piccoli, visto che a 600mm la minima distanza di messa a fuoco sono 3 metri e quindi il rapporto macro è molto limitato; come già sottolineato, avrei preferito che Sigma migliorasse leggermente la minima distanza di messa a fuoco a 600mm piuttosto che mettere una "modalità macro" poco utilizzabile a 200mm. Nel complesso, però, l'esperienza sul campo col 60-600 è stata certamente positiva, e mi ha permesso di proseguire nella mia ricerca naturalistica sulla fauna dell'isola di Mauritius.
Sony A7C, Sigma 60-600mm f/4.5-6.3 DG DN OS Sport a 600mm, 1/500 f/10.0, ISO 3200, mano libera. Conclusione Il Sigma 60-600mm DN è un'ottica eccezionale: è davvero incredibile che Sigma sia riuscita a fare uno zoom 10X con una tale nitidezza. Non esiste nessun concorrente diretto, perlomeno se volete questa gamma di focali, mentre se pensate di sfruttare principalmente le focali lunghe vale la pena di considerare anche Sigma 150-600 DN e Sony 200-600; rispetto al primo il 60-600 DN è più costoso ma anche più nitido, mentre rispetto al Sony ha pari qualità ma prezzo più alto, ma il Sigma vince però in termini di versatilità.
Nel complesso, questo obiettivo mi ha davvero sorpreso positivamente e lo consiglio a tutti coloro che vogliono un supertele di qualità in grado di unire 70-200 e 200-600 in un'unica, versatilissima ottica.
Il Sigma 60-600mm DN è disponibile
su Amazon a un prezzo attorno ai 2200 euro per Sony FE; alla stessa cifra si può trovare anche la versione per L-Mount.
Sony A7C, Sigma 60-600mm f/4.5-6.3 DG DN OS Sport a 600mm, 1/4000 f/9.0, ISO 3200, mano libera. Risposte e commenti
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| inviato il 15 Settembre 2023 ore 12:52
Recensione molto interessante corredata da bellissimi esempi. |
| inviato il 15 Settembre 2023 ore 13:17
Ottima recensione, che gran lavoro che ha fatto Sigma, se si iniziasse a trovare usata sui 1500€ ci farei un pensierino... |
| inviato il 15 Settembre 2023 ore 13:19
Ottima recensione, che gran lavoro che ha fatto Sigma, se si iniziasse a trovare usata sui 1500€ ci farei un pensierino... Molto rassicurante anche il parere sull'af (che la combo che hai usato fosse paragonabile a z8 + 400 fisso stento quasi a crederlo, sembra impossibile) |
| inviato il 15 Settembre 2023 ore 13:36
Obiettivo per molti aspetti, eccezionale e sicuramente un gran vantaggio per gli utenti Sony poterlo montare . Se poi l'Af funziona così alla grande, risultando migliore dell'ammiraglia Nikon, oggi sembra che questo connubio ( magari con una A1 o A9 II ) , risulta forse il meglio sul mercato . Chapeau a Sigma e Sony |
| inviato il 15 Settembre 2023 ore 14:01
Bella rece Juza, grazie. Forse attualmente un po' costoso per essere un 'terze parti'. Il Sony se si ha tempo di aspettare un po' si trova con offerte e cash-back sui 1500 quelle 2-3 volte all'anno. Più versatilità sì, ma è di terze parti, questo Sigma secondo me earebbe ottimo sui 1800-1900 euro. Io ho il Sony e vivo felice ma mai dire mai. |
| inviato il 15 Settembre 2023 ore 14:03
Sono curioso di vedere un confronto diretto con il 200-600 Sony per af e nitidezza su una a1 |
| inviato il 15 Settembre 2023 ore 14:45
Il problema è che non vedo foto fatte a lunga distanza, sono tutti soggetti relativamente vicini. Così è difficile valutare la resa del 60-600, da vicino tutti gli zoom Sigma vanno bene, poi perdono sulla lunga distanza. |
| inviato il 15 Settembre 2023 ore 14:49
ottima recensione per un obiettivo altrettanto performante. |
| inviato il 15 Settembre 2023 ore 15:49
Grazie! |
| inviato il 15 Settembre 2023 ore 16:56
Per L mount questa lente è una manna.... |
| inviato il 15 Settembre 2023 ore 20:14
Se esistesse RF sarebbe già nel mio zaino... |
| inviato il 15 Settembre 2023 ore 23:45
Grazie mille. |
| inviato il 16 Settembre 2023 ore 0:21
Speriamo venga prodotta anche la versione per Nikon Z in futuro |
| inviato il 16 Settembre 2023 ore 13:19
Per gli appassionati del genere, una lente-killer. |