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A Nord della ROUTE 66


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A Nord della ROUTE 66, testo e foto by Seipuntozero. Pubblicato il 03 Agosto 2022; 4 risposte, 1244 visite.


Premessa:

Questo articolo, o per meglio dire racconto, è il completamento di quanto pubblicato il 22 luglio 2022 con il titolo "ROUTE 66 on the road", riguarda per intero le tappe: 8 - 9 - 10 e parte delle tappe 7 e 11.
La divisione in due parti del racconto del viaggio sulla ROUTE 66 è stata concepita per non rendere il tutto ancora più pesante da leggere e poter spiegare meglio cosa abbiamo visto durante la salita verso nord nel nostro momentaneo "abbandono" della ROUTE 66.

Nel racconto precedente, il percorso da CHICAGO a GALLUP, si è svolto interamente sulla pavimentazione, asfalto, cemento, a volte lo sterrato, della ROUTE 66.
Giunti a GALLUP dove avevamo il pernottamento, il nostro viaggio sarebbe proseguito, come da copione, verso la MONUMENT VALLEY (tappa 8), PAGE con l'ANTELOPE CANYON (tappa 9), GRAND CANYON (tappa 10) e LAS VEGAS (tappa 11).

Martedì 14 giugno 2022

Partiti abbastanza presto da SANTA FE (tappa n° 7), ci accorgiamo del fatto che se fossimo riusciti ad arrivare a GALLUP nel primo pomeriggio, forse diventavano fattibili anche il DESERTO DIPINTO, la FORESTA PIETRIFICATA e nel limite del possibile anche il METEOR CRATER, ma bisognava fare in fretta.
Decidiamo comunque di non venire meno alla nostra idea di viaggio, cioè non cadere nella tentazione di usare le veloci Interstate, ma di continuare imperterriti sulla ROUTE 66, poi succeda quel che succeda.

Nonostante questa scelta arriviamo in albergo a GALLUP verso le 15,00. Presto per il check in (rigorosamente dopo le 16,00), possiamo però lasciare i bagagli (leggeri si viaggia meglio) e a questo punto presa la decisione, proseguiamo verso il DESERTO DIPINTO, tenendo presente che tra andata e ritorno sono più di 220 i chilometri da percorrere, dovremo cercare di non tornare in hotel con il buio, in quanto da queste parti l'illuminazione stradale praticamente non esiste.

Decidiamo da subito di non vedere il METEOR CRATER (tra andata e ritorno i chilometri non sarebbero più 220 ma salirebbero a quasi 500).

Passiamo il confine, dal NEW MEXICO entriamo in ARIZONA e ci dirigiamo quindi verso quello che sarebbe diventato il nostro primo parco da visitare:


"DESERTO DIPINTO" (Painted Desert)

Costo ingresso al parco 20 $ a macchina.

Arrivati al "gabbiotto" del ranger, decidiamo di acquistare la tessera parchi USA annuale, costo 80 $ che comprende anche l'ingresso ad altri parchi del nostro viaggio.

Si entra con la propria auto, il percorso è fattibile entrando sia da sud oppure da nord, noi per comodità abbiamo optato per l'ingresso nord.

Ci sono i vari point ben segnalati di dove fermarsi per le foto e ammirare al meglio questa meraviglia della natura, al nostro ingresso, purtroppo il sole è ancora un po' alto nel cielo, ma continuando il percorso e con il sole che rapidamente inizia a scendere, ecco apparire i vari colori: il ROSSO, comune anche in altre zone americane, ma anche sfumature ARANCIONI, GIALLE, VIOLA e il BIANCO delle zone con più roccia.
Attraverso il mirino della macchina fotografica sembra veramente di guardare un dipinto appeso al muro.


Nelle due foto sotto il Deserto Dipinto





Ad un certo punto si incontra un vecchio tratto della ROUTE 66 con una carcassa di auto, a indicare di come il tracciato originale passasse anche da lì.





"FORESTA PIETRIFICATA" (Petrified Forest)

Contrariamente a quello che si può pensare, il DESERTO DIPINTO e la FORESTA PIETRIFICATA fanno parte di un unico parco, non serve uscire e poi rientrare, in circa 4 ore è possibile visitarli entrambi.

La foresta è composta da ciò che rimane di antichi alberi ormai fossilizzati e diventati dei veri e propri cristalli.
Questi enormi alberi crollarono a causa di eruzioni vulcaniche, spazzati via da corsi d'acqua e coperti di ceneri e sedimenti, vennero sepolti e assorbirono nel corso dei secoli i minerali, soprattutto silicio, contenenti nell'acqua, fino a diventare delle vere e proprie pietre. Milioni di anni dopo, l'erosione ha portato alla luce i tronchi liberandoli dalla lava, rivelando quelli che sono i resti di una delle foreste più antiche al mondo, ancora oggi in un eccezionale stato di conservazione.




Terminato il giro si potrebbe anche uscire dalla parte opposta da dove si è entrati, passando dai VISITOR CENTER presenti.
Noi decidiamo di ritornare sui nostri passi e uscire dalla parte nord (la stessa da dove siamo entrati), così da poter osservare il DESERTO DIPINTO sotto una luce ancora diversa.
Ripassiamo ancora una volta il confine (ritorniamo nel NEW MEXICO) e rientriamo a GALLUP, dove passeremo la notte, dopo aver cenato in maniera ottima nel ristorante dell'hotel, come descritto in "ROUTE 66 on the road".


Mercoledì 15 giugno 2022 Tappa 8: GALLUP / MONUMENT VALLEY

Partenza da GALLUP in direzione nord verso la MONUMENT VALLEY.
Tappa di quasi trasferimento di circa 300 chilometri, deviazioni escluse.


"CANYON DE CHELLY"

Quando, ancora da casa, stavamo preparando il percorso con tutto quello che ci avrebbe potuto interessare, il nostro "consulente" Giorgio ci parla del CANYON DE CHELLY.
Onestamente nessuno di noi prima aveva mai sentito parlare di questo luogo, decidiamo quindi di approfondire meglio.
La conclusione è comunque sempre la stessa: se facciamo in tempo e non ci toglie spazio alla MONUMENT VALLEY........si fa.
Considerando anche che non dovremmo deviare di molto dal programma originale.
Ripassiamo per l'ennesima volta il confine, un po' più a nord e ritorniamo in ARIZONA.

Doverosa precisazione; è una delle zone più complicate come calcolo del fuso orario, ARIZONA e UTAH hanno lo stesso fuso orario, ma in ARIZONA non viene applicata l'ora legale, altra variabile la NAVAJON NATION, con la maggior parte dei loro territori proprio in ARIZONA, e che gestisce tra l'altro anche la MONUMENT VALLEY e l'ANTELOPE CANYON, applicano l'ora legale, quindi se mai dovreste trovarvi a passare da quelle parti, occhio all'ora.

A GALLUP ci immettiamo quindi sulla statale 264 fino allo svincolo con la Interstate 191 direzione nord, dove in poco più di un'ora arriviamo a CHINLE.
Svoltiamo a destra sulla Indian Route 7 e in circa 30 minuti arriviamo a destinazione.
Entriamo nel Visitor Center e chieste alcune informazioni iniziamo il nostro giro all'interno del parco.
Dal Center partono due strade: la NORTH RIM DRIVE con 3 point di sosta panoramici e la SOUTH RIM DRIVE con ben 7 point panoramici.
Considerando che, almeno per una volta, avevamo un discreto margine di tempo sulla nostra tabella di marcia, decidiamo per la parte SOUTH RIM.

Il CANYON DE CHELLY è in gestione alla comunità NAVAJO, si gira con la propria auto in totale libertà e cosa non indifferente è a ingresso totalmente GRATUITO.
Questo sito, forse un po' trascurato dai vari tour, a mio parere merita di essere visto, si presta molto bene alla fotografia, anche se al mattino il sole sia sempre di fronte.

Il nostro percorso è durato circa 3 ore e mezza, arrivati all'ultimo point abbiamo fatto inversione e, ritornati al VISITOR CENTER, abbiamo ripreso la direzione verso la Interstate 191.


Vista sul Canyon de Chelly








"MONUMENT VALLEY"

Percorriamo la Interstate 191 fino a quando troviamo l'intersezione con la Interstate 160, seguiamo per KAYENTA e ci dirigiamo verso nord immetendoci sulla Interstate 163.
Praticamente da lì possiamo dire che sia l'inizio della SCENIC DRIVE, il perché di nome ci è subito chiaro, dopo poche miglia i monoliti della VALLEY, resi famosi da tanti film western cominciano ad apparire in lontananza.
La distesa è talmente tanta da sembrare non raggiungerli mai.

Prima di entrare nella parte più visitata, le mie compagne di viaggio spingono decisamente per dirigerci verso il FORREST GUMP POINT, si trova al termine di un lungo rettilineo con una vista "pazzesca" sulla MUNUMENT VALLEY da levare il fiato.
Devo ammettere che le mie reticenze iniziali a raggiungere il point sono venute meno.
La vista, resa famosa appunto dal film Forrest Gump mi ha emozionato.


Il Forrest Gump Point



Dopo le immancabili foto di rito ritorniamo verso l'ingresso classico della MONUMENT VALLEY in territorio NAVAJO ma nello stato dello UTAH, l'ingresso (come altri parchi gestiti dalla comunità dei nativi) non è compreso nella tessera parchi e costa circa 20 $ per macchina fino ad un massimo di 4 persone.

Da tempo avevamo la prenotazione per una notte presso il THE VIEW HOTEL, siamo nella struttura in muratura, non nelle più caratteristiche cabine, ma abbiamo il balcone che si affaccia proprio sulla VALLEY.

Considerando il tipo di auto da noi noleggiata, una CHEVROLET EQUINOX, SUV di dimensioni non esagerate ma sufficienti da permetterci il giro della VALLEY in autonomia, ci inoltriamo nel parco percorrendo la VALLEY DRIVE, dove una decina di point ci attendono per ammirare tutto al meglio.

Su tutti:

THE MITTENS AND MERRICK'S BUTTE (primo point)

THREE SISTERS (terzo point)

JOHN FORD POINT (quarto point)

TOTEM POLE (settimo e ottavo point)

NORTH WINDOW (decimo point)


Il John Ford Point



La nostra auto si destreggia molto bene sullo sterrato del percorso, soprattutto anche grazie al cambio automatico a cui personalmente non ero abituato.
Riusciamo a terminare il nostro giro in tempo per rientrare in camera per una doccia risanatrice e aspettare di goderci il tramonto.


Tramonto sulla Monument Valley



Quando ormai il buio diventa quasi totale e la VALLEY è rischiarata da una bella luna, ci concediamo una cena ottima e abbondante nel ristorante dell'hotel.
Le regole del posto impongono ancora l'uso delle mascherine, obbligatorie per quanto riguarda l'interno dell'hotel, così come in altri siti gestiti dalle comunità NAVAJO.

Dopo ci attende un meritato riposo, non prima di aver sistemato la sveglia per non perderci l'alba.
Alba che non si farà attendere e che non ci aspetterà, ma noi siamo pronti per immortalare e portare a casa quante più immagini possibili.


Alba alla Monument Valley




Giovedì 16 giugno 2022 Tappa 9: MONUMENT VALLEY / PAGE

Siamo svegli prima del solito, complice l'alba da fotografare, sbrighiamo le pratiche di check out abbastanza velocemente (anche l'organizzazione di tutto l'insieme è ottima), non prima di una buona colazione in hotel e caricati i bagagli partiamo alla volta di PAGE. Tappa non particolarmente impegnativa, circa 200 chilometri, tre ore di viaggio molto probabilmente senza soste, tranne caffè e benzina, prevedendo così un arrivo verso mezzogiorno. Ripassiamo per l'ennesima volta il confine dello UTAH e siamo nuovamente in ARIZONA.

Come previsto l'arrivo a PAGE è tranquillo, forse con anche un po' di anticipo, lasciamo in deposito i bagagli all'hotel BEST WESTERN VIEW OF LAKE POWELL (dove resteremo 2 notti) e risaliti in auto ci dirigiamo verso la GLEN CANYON DAM, la diga che forma il LAGO POWELL.


"GLEN CANYON DAM e LAKE POWELL"

Il costo di ingresso al parco costa 25 $ a macchina, ma rientra nella nostra tessera annuale, entriamo dal SOUTH ACCESS.
Il caldo comincia a farsi sentire, passata la diga e costeggiando il lago arriviamo al VISITOR CENTER di WAHWEAP MARINA per informazioni sulle varie crociere sul LAGO POWELL.
Purtroppo le crociere migliori partono al mattino e fanno ritorno in serata (con prezzi non proprio abbordabili), mentre le altre sono piuttosto limitate come percorso arrivando fino al muro della diga per poi tornare indietro. Decidiamo di rinunciare al giro in barca.
Continuiamo a costeggiare il lago, è molto caratteristico, non è il tipico lago che si forma con la costruzione di una diga, ma è molto ricco di insenature che alcune crociere sfruttano per fare scendere la gente e consentire alcuni percorsi a piedi.
Saremo a PAGE anche il giorno dopo, ma la giornata sarà dedicata all'ANTELOPE CANYON.
Ritorniamo a PAGE e, giusto per non sbagliare, cerchiamo il punto di ritrovo e ritiro biglietti per l'ANTELOPE, e soprattutto sincronizzare gli orologi, essendo in territorio NAVAJO, il tour non segue l'ora di PAGE ma quello delle comunità indiane.


"HORSESHOE BEND"

Appena fuori PAGE, circa una decina di chilometri, un altro spettacolo della natura è facilmente visitabile, si tratta dell'HORSESHOE BEND, il punto in cui il fiume COLORADO sembra tornare indietro assumendo la forma di un ferro di cavallo.
Anche questo sito è di gestione NAVAJO, il costo di ingresso è 10 $ a macchina, da lasciare nell'ampio parcheggio lungo la Interstate 89 in direzione sud.

Lasciata l'auto si prosegue a piedi, non saprei calcolare la distanza, ma credo siano circa 2,5 - 3 chilometri, ma il percorso è tutto in pieno sole con due punti d'ombra predisposti e con i quasi 43 gradi alle 16,30 non aiutano il cammino.

Il tutto viene superato al punto di arrivo, sotto di noi il COLORADO con le sue acque verdi smeraldo forma il famoso FERRO DI CAVALLO, tante volte visto sui libri e in varie fotografie, adesso invece è proprio sotto di noi.
Una comoda balconata ci permette quasi di sporgerci in sicurezza e scattare foto a ripetizione.


Horseshoe Bend



Il caldo oggi non da tregua, ritorniamo sui nostri passi e raggiungiamo l'auto, diventata nel frattempo un vero forno, ripartiamo e torniamo in hotel, sicuramente una rinfrescante doccia, piccolo relax e cena.
Mi piace molto PAGE, cittadina di recente formazione, molto turistica, anche per le persone locali, aiutata dalla vicinanza del lago con possibilità di rimessaggio barche anche private.
A differenza di altre località sono molti i posti dove è possibile cenare, noi scegliamo di andare da BIG JOHN'S TEXAS BBQ........un nome una garanzia, locale e personale pittoreschi, con tanto di complessino country. Ogni tipo di carne, grigliata in strada in enormi barbecue che assomigliano a delle locomotive.
Il tutto molto buono, forse un po' caro, però decisamente accettabile.


Venerdì 17 giugno 2022: SECONDO GIORNO A PAGE

Per essere sicuri di poter effettuare la visita nel giorno in cui eravamo a PAGE e scegliere l'orario migliore, abbiamo prenotato ancora prima di partire per il viaggio in USA.
Dopo il 2020 i costi sono aumentati in maniera paurosa, sappiamo per certo che il nostro stesso giro in una fascia oraria simile costava circa 70-80 $ periodo 2018-19, noi con la stessa modalità di prenotazione abbiamo speso poco più di 170 € (nella fascia oraria più cara quella delle 12,30).

Siamo in anticipo, facciamo una deviazione verso nord e arriviamo a ANTELOPE MARINA, una delle tante diramazioni del LAGO POWELL, non rimaniamo molto, qualche foto e ritorniamo al punto di incontro per il tour all'ANTELOPE CANYON, visiteremo la sezione UPPER.

Mentre aspettiamo il nostro turno si alza il vento spostando nuvole di sabbia che si infila ovunque, a fine giornata ne troveremo parecchia nelle tasche dei pantaloni.
Veniamo quindi caricati a gruppi di 10 persone su dei pick up trasformati in bolidi fuoristrada e trasportati a velocità folle sulla sabbia fino all'ingresso del CANYON, dove la nostra guida ci consiglia su come impostare lo smartphone per ottenere foto migliori, anzi regola lui di persona tutti i cellulari del gruppo.


"ANTELOPE CANYON"

L'ANTELOPE CANYON è una stretta gola tortuosa tra due pareti di roccia con la parte in alto aperta, da dove filtrano i raggi del sole, dando origine a fasci di luce che sono una vera sfida per i fotografi, considerando che lo spazio tra i vari gruppi all'interno del canyon non è molto, senza perciò avere molto tempo per le impostazioni della macchina fotografica (un'alternativa può essere prenotare il tour fotografico, più caro, con la possibilità di maggior tempo a disposizione e poter usufruire del treppiedi). Durante il nostro tour, dall'alto oltre alla luce entrava anche parecchia sabbia, non so se dipenda dalla giornata particolarmente ventosa o se è sempre così, mettendo a dura prova anche i vari pulsanti della fotocamera. Anche a distanza di giorni la sentivo ancora sotto le ghiere di regolazione e tra i vari accessori del coltellino svizzero.
Al rientro in hotel questa volta la doccia non sarebbe servita solo a rinfrescare, ma a levare tutta la sabbia infilata ovunque.
Tra entrata e uscita il percorso dura circa due ore, ma lo spettacolo è assicurato, non credo che avendone la possibilità, qualcuno decida di non visitarlo e questo certamente favorisce l'aumento dei costi.
Altra alternativa possibile da prendere in considerazione è visitare la sezione LOWER, sicuramente meno cara, ma non per tutti, si sviluppa in profondità su più livelli scendendo mediante scale a volte molto ripide. Oppure, perché no, vistarle entrambe.


Upper Antelope Canyon "l'occhio del drago"



Upper Antelope Canyon






Sabato 18 giugno 2022 Tappa 10:PAGE / GRAND CANYON

Anche questa si presenta come una tappa abbastanza breve, circa 225 chilometri, la nostra tabella di marcia non prevede soste particolari.
Abbiamo intenzione è di arrivare al GRAND CANYON VILLAGE il prima possibile, in modo da non trovare una lunga coda all'ingresso del parco.
Sappiamo di non potere fare rifornimento all'interno del parco, decidiamo di fermarci appena possibile, potendo contare ancora di un discreto quantitativo di carburante (poco più di 1/4 di serbatoio), ma la vastità del parco ci coglie impreparati.
Molti chilometri prima di quello che pensavamo essere l'entrata, troviamo il cartello di inizio parco, ne dovremmo fare ancora parecchi prima di arrivare alla sbarra di ingresso.
Al ranger di turno, mostriamo la nostra tessera annuale che comprende anche l'ingresso al GRAND CANYON (sarebbe costato 30 $ a macchina), ma dalle indicazioni il VILLAGE è ancora lontano.
Per non rischiare di rimanere a "secco" decidiamo di usare la vicina uscita SUD (noi siamo entrati da NORD) e uscire dal parco per il rifornimento di carburante, per fortuna subito dopo l'uscita sono presenti diverse attività, tra cui una stazione di servizio.
Rientriamo nel parco, saltando fortunatamente la fila in quanto già in possesso della tessera parchi e un po' più tranquilli ci dirigiamo verso il VISITOR CENTER del GRAND CANYON, visitiamo anche MARKET PLAZA con negozi e ristoranti, infine ci dirigiamo verso il VILLAGE, dove alloggeremo per due notti al MASWICK LODGE HOTEL.
Prendiamo confidenza con le linee di autobus che partono dal VILLAGE e dei servizi che offrono. Cena molto spartana al self service presso l'hotel.


Domenica 19 giugno 2022: SECONDO GIORNO A GRAND CANYON


"GRAND CANYON"

Iniziamo di buon mattino la visita del GRAND CANYON, faremo la sezione SOUTH RIM, la più turistica e attrezzata rispetto alla NORTH RIM.

Il parco offre tre tipologie di tracciato da fare con bus navetta completamente gratuiti:

La LINEA BLU (BLU ROUTE) collega tutti i punti importanti all'interno del VILLAGE-

La LINEA ARANCIO (ORANGE ROUTE) collega il VISITOR CENTER a 5 point panoramici indicativamente in direzione verso est.

La LINEA ROSSA (RED ROUTE) collega il VILLAGE fino al capolinea HERMIT'S REST facendo 9 soste ai vari point panoramici, indicativamente verso ovest. Prestare attenzione al ritorno perché le fermate sono solo 3.

Si può scendere a qualsiasi fermata, scattare tutte le foto in tranquillità e ripartire con la navetta successiva, sono abbastanza frequenti, circa ogni 20 minuti, sia per la LINEA ROSSA che la LINEA ARANCIO.
Altra possibilità arrivare al point successivo anche lungo il sentiero a piedi, il percorso è bene indicato, comprese le indicazioni della lunghezza tra un point e l'altro, noi per alcune fermate l'abbiamo fatto e può essere interessante. Attenzione quando si cammina sul sentiero, perché se da un lato c'è la strada dove passano le navette, dall'altro c'è lo strapiombo del CANYON.

Mattinata molto ventosa e a volte anche fredda, (siamo passati dai 43 gradi di PAGE ai 20 gradi del GRAND CANYON), dedicata percorrendo la LINEA ROSSA fino al capolinea HERMIT'S REST, la maggior parte del tragitto sfruttando le navette, con alcuni tratti fatti a piedi, peccato per una leggera foschia in cielo che ci sta accompagnando fin dal nostro arrivo e che disturba le fotografie.

Rimango un po' deluso dal GRAND CANYON in generale, forse la difficoltà nel portare a casa dei buoni scatti, oppure la sua vastità, è veramente "grande", mi sembra di essere sempre nello stesso punto, nonostante i chilometri percorsi fino al capolinea della LINEA ROSSA, faccio anche fatica a concepire di come il fiume COLORADO possa aver contribuito a creare una gola lunga quasi 500 chilometri e profonda quasi 2000 metri, con una larghezza che varia dai 500 metri fino a 29 chilometri.

Rientriamo al VILLAGE per il pranzo, oggi hot dog che definirei tutto sommato buoni.

Pomeriggio percorso sulla LINEA ARANCIO, molto più breve solo 5 point e piuttosto vicini tra loro, con partenza e arrivo al VISITOR CENTER.
Ritorniamo al VILLAGE e ci prepariamo per la cena, abbiamo già deciso di tornare alla MARKET PLAZA, dove nel pomeriggio abbiamo intravisto un locale interessante e aperto fino a "tardi". Le aspettative non sono state tradite, ottimo l'hamburger.


Grand Canyon South Rim








Lunedì 20 giugno 2022 Tappa 11:GRAND CANYON / LAS VEGAS

Come descritto nell'articolo "Route 66 on the road", la tappa è stata "tosta", complici le deviazioni che ci siamo concessi lungo il percorso.

Arriviamo a LAS VEGAS, sicuramente non avremo problemi di orario per la serata, ci fermeremo due notti alloggiando al PARIS LAS VEGAS HOTEL, è quasi più complicato trovare il punto per il check in nell'hotel che seguire la ROUTE 66 lungo il suo percorso, c'è veramente da perdersi tra i tavoli da gioco e le centinaia slot machine. Alla fine dopo una lunga coda riusciamo anche noi ad avere la camera, con vista sulla tour Eiffel e le fontane del BELLAGIO.

Non credo servano molte parole per descrivere LAS VEGAS, una città costruita dal nulla in mezzo al deserto del NEVADA, le luci, gli hotel che ricordano ogni parte del mondo, le fontane con giochi d'acqua, i suoi famosi casinò e tutta la vita notturna che fa parte di questo mondo di sale giochi.
Entriamo a visitare alcuni hotel famosi: BELLAGIO con le fontane, CAESAR PALACE immenso, VENETIAN con i canali e le gondole al suo interno, MIRAGE con lo spettacolo del vulcano.
Come previsto nessun problema per mangiare e bere.


Martedì 21 giugno 2022: SECONDO GIORNO A LAS VEGAS

Di giorno LAS VEGAS cambia volto, poco traffico (per gli standard del posto ovviamente), discreto il movimento delle persone.
Dedichiamo la mattinata alla visita della, relativamente vicina, DEATH VALLEY.


"DEATH VALLEY"

Il nostro tragitto prevede un giro ad anello: LAS VEGAS - SHOSHONE - ASHFORD JUNCTION - FOURNACE CREEK - SHOSHONE - LAS VEGAS.....355 chilometri di cui almeno 270 nel pieno del deserto del MOJAVE.

Arrivati al VISITOR CENTER di FOURNACE CREEK è obbligatorio (anche per motivi di sicurezza) registrarsi, costo di ingresso alla DEATH VALLEY 30 $ ma è compreso nella nostra ormai famosa tessera parchi.
Torniamo leggermente indietro e imbocchiamo la BADWATER ROAD, percorso da fare con la propria auto e sosta nei ben segnalati point panoramici.

Ci avventuriamo lungo la strada e iniziamo a fermarci ai vari point; il primo che incontriamo è GOLDEN CANYON, un piccolo e stretto canyon visitabile a piedi, a seguire siamo attratti dal DEVIL'S GOLF CORSE, il campo da golf del diavolo (qui forse ci aspettavamo altro).
Proseguiamo fino a BADWATER, una depressione, dove una volta c'era il mare, che raggiunge i meno 86 metri sotto il livello del mare, dove è presente una distesa di sale e alcuni specchi di acqua "cattiva" con un ponte di legno dove è possibile camminarci sopra.
Siamo quasi a mezzogiorno, ogni uscita dalla macchina è una botta di calore pazzesca, abbiamo raggiunto i 43 gradi e la temperatura è in aumento (può arrivare a 50 gradi). Decidiamo di invertire la marcia e tornare indietro nonostante tutto il fascino che suscita il deserto e questa zona in particolare.


Campo da Golf del Diavolo



Badwater




Rientro senza difficoltà a LAS VEGAS verso le 15,00 con tanto di meritato riposo in camera nell'attesa di vivere un'altra notte nella città del "vizio".
Dopo cena puntatina alle slot machine, una di noi ha vinto gli altri hanno perso, pazienza sarà per una eventuale prossima volta.


Mercoledì 22 giugno 2022, con la partenza da LAS VEGAS verso SANTA MONICA, termina il nostro "FUORI DALLA ROUTE 66".
Riprenderemo la nostra MOTHER ROAD lungo il percorso originale fino in CALIFORNIA, dove ad attenderci sul MOLO di SANTA MONICA ci sarà l'oceano e il cartello END OF THE TRAIL.

Con questo extra percorso abbiamo percorso 6132.8 chilometri (3833 miglia) contro i circa 4000 chilometri della sola ROUTE 66.

Ne è valsa la pena?
ASSOLUTAMENTE SI, è impossibile descrivere a parole quello che abbiamo vissuto e visto.

E' stancante?
MOLTO, non è una vacanza di relax, ma lascia ricordi incredibili.

Riepilogo finale con i costi dei vari ingressi per autovettura dei parchi da noi visitati:

LAKE POWELL $ 25,00

PAINTED DESERT e PETRIFIELD FOREST $ 20,00

METEOR CRATER (da noi non visitato) $ 25,00

GRAND CANYON $ 30,00

DEATH VALLEY $ 30,00

Questi 5 parchi sono compresi nella tessera annuale parchi usa e al costo di $ 80,00

Da aggiungere:

CANYON DE CHELLY gratuito

MONUMENT VALLEY $ 20,00 fino un max. di 4 persone

ANTELOPE CANYON € 174,56 a testa e fascia oraria 12,30

Avrei voluto contenere maggiormente questo articolo, ma non ci sono riuscito, troppe le cose da condividere e le immagini da mostrare, me ne scuso.
Voglio ringraziare tutti coloro che riusciranno a leggerlo per intero, ma anche se solo una parte va bene lo stesso, e sentitevi pure liberi di esprimere un parere.
E nel caso non l'abbiate fatto ancora e se pensate possa farvi piacere leggete anche l'altro articolo "Route 66 on the road".

ciao a tutti

Carlo



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avatarjunior
inviato il 23 Agosto 2022 ore 13:29

Posti fantastici...paesaggi mozzafiato!

Vi siete dati da fare in quei 21 giorni, non vi siete risparmiati...come era giusto d'altronde.

avatarsupporter
inviato il 31 Agosto 2022 ore 2:19

ti garantisco che è stata veramente una impresa impegnativa dal punto di vista fisico,
ma merita assolutamente.

ciao
Carlo

avatarsenior
inviato il 14 Settembre 2022 ore 14:01

WOW !!!
Complimenti Carlo per l'ottimo e dettagliato racconto.
Sono luoghi incantevoli e solo chi li ha visitati riesce ad avere un'idea di quello che sono veramente.
Complimenti ancora !

avatarsupporter
inviato il 22 Settembre 2022 ore 15:56

WOW !!!
Complimenti Carlo per l'ottimo e dettagliato racconto.
Sono luoghi incantevoli e solo chi li ha visitati riesce ad avere un'idea di quello che sono veramente.
Complimenti ancora !


E' vero, non si possono descrivere per intero.
Sono posti straordinari da vedere con i propri occhi, solo così ci si può rendere conto.

ciao
Carlo





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