| inviato il 11 Giugno 2021 ore 15:06
Secondo me (spero che nessuno se la prenda) la discussione attuale è … figlia …. dei tempi tutto e subito. Purtroppo non è così. Una foto in 40x50 stampata da Hasselblad (X1D II) è abissalmente diversa da una scattata con D850, sfumature, acutanza (con la D850 è facile la comparsa del “filo bianco” ai bordi e poi….con l' Hasselblad mai visto), ecc, ecc; viene percepita migliore, e più gradevole, anche per un non fotografo. Come QI è indiscutibilmente migliore! Anche se al 200%, nel rettangolino visto sul monitor, sono quasi uguali! Il prezzo da pagare, non solo di €, è costituito dalla non indicazione ad in uso dinamico e veloce, ma le MF per quanto lente sono sempre più veloci di una Leica M, di cui nessuno si lamenta. Dipende dal tipo di foto che uno preferisce e dal tipo di fotografo che usa la macchina (personalmente…personalmente, reputo insignificanti le foto di HC Bresson e rimarrei a guardare ore foto di A Adams e compagni). Ai tempi della pellicola nessuno si è mai sognato di negare che il 6x6 desse foto migliori del 24x36, e la Sinar ancora di più, ma nessuno si portava la Sinar per strada o si lamentava che era lenta! Oggi si pretende di avere la qualità della Sinar con la velocità di una 4/3 professionale! Non è cosi, oserei dire, per fortuna! Le MF ancora richiedono l' uso della testa del fotografo, si deve aver il piacere di impiegare 5, 10, anche 15 minuti a preparare la macchina fotografica prima dell' esposizione (dopo l' esposizione, spesso, rivedo la foto solo a casa). Se uno dedica loro queste attenzioni loro ricambieranno con foto dalla QI straordinaria, non paragonabile con formati minori. probabilmente le MF “vere” faranno anche meglio, non le ho mai viste dal vero (intendo su stampe). Per quanto riguarda il costo, le MF sono anche economiche….se le prendi usate, come i loro obbiettivi. Personalmente ho sempre preferito macchine di categoria superiore usate rispetto a macchine di categoria inferiore nuove. Dopo aver perso il piacere della camera oscura (che rimpiango solo da un punto di vista affettivo, non certo tecnico), mi dispiacerebbe perdere anche il piacere di FARE fotografie. Lo scopo è catturare emozioni, sensazioni, ecc, e condividerle con chi guarda il prodotto del lavoro (nel senso di riuscire a comunicarlo) …. e penso che ancora nessun automatismo, pur velocissimo, sia in grado di farlo. Un caro saluto a tutti, soprattutto quelli che hanno avuto la pazienza di leggermi fino a qui. |