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Sorapis. Solo.


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Sorapis. Solo., testo e foto by Redel. Pubblicato il 21 Giugno 2019; 28 risposte, 5366 visite.


Un luogo, non lo conosci veramente. Fino a quando non ci passi una notte insieme!

Quando decidi di vivere un'esperienza così, dapprima...è l'entusiasmo, l'adrenalina...che comanda i tuoi pensieri! Il tuo cervello lavora, organizza, costruisce immagini.
Tu e la tenda. La notte. La libertà.
Il silenzio. Come si vede nei film, come si faceva una volta, dormire sotto le stelle, come un Cow-boy solitario, come un viaggiatore libero da vincoli che, zaino in spalla, affronta il suo cammino. Epico.
Con meticolosa attenzione, prepari ogni cosa, quello che ti serve. Sacco a pelo, tenda, materassino, fornelletto, le bustine per fare un the caldo, il caffè solubile per la colazione..e lo zucchero? Ho preso lo zucchero, ecco spunta sempre qualcosa chetra stavi per dimenticare!
Chiudi lo zaino con il mondo dentro...attrezzatura, reflex e qualche obiettivo..ora pesa 16,5kg.
Allora ricontrolli. Pensi a cosa puoi eliminare...ma niente, serve tutto.
Ti metti in viaggio, non vedi l'ora di arrivare, di camminare, di salire, verso la tua meta! Due ore di viaggio, e altrettante di sentiero ti dividono dal tuo paradiso. Dal tuo Eden immaginario che ti si è scolpito nella mente.
Parcheggi l'auto. Ti carichi lo zaino sulle spalle apri i bastoncini e via. Si parte. L'avventura ha inizio.
Mentre sali guardi la montagna, la vallata racchiusa tra quelle due imponenti pareti, che nasconde questo luogo magnifico, e simbolo delle Dolomiti. Passo veloce, poche tappe per riprendere fiato. Senti le ginocchia lavorare appesantite dal carico inconsueto e le spalle strette dalle cinghie dello zaino, iniziano fare un po' male. Ma non importa. La tua testa è già altrove.
Incontro alcune persone che scendono lungo il sentiero, sono già arrivate alla fine della loro giornata, penso. La mia invece, è solo all'inizio. Con qualcuno scambio due chiacchiere, approfittando dei tratti in cui si passa uno per volta, e quindi uno dei due lascia passare l'altro. Saranno gli ultimi 'momenti' sociali che avrò fino alla mattina dopo.
Passo proprio sotto al rifugio, che dista solo qualche minuto dal lago. Ma è chiuso. Quest'anno, sono slittate molte aperture causa neve, scesa abbondante fino a maggio. E anzi, devo dire che ne sono felice, questo luogo è fin troppo antropizzato. Invaso da orde di turisti selfie&via, che affrontano il sentiero sottovalutandone il pericolo, spesso con calzature non consone, in short e maglietta e armati di solo cellulare. Ho visto con i miei occhi il lago popolato da ciambelle di gomma e squali salvagente, e la quiete della montagna, trasformata in una succursale del bagno n°23 della riviera adriatica. Ma..è così, non si può fermare il turismo. E quando il Dio soldo arriva, con un bacio della dea bendata, è impossibile rinunciarvi.
Ma finalmente, eccomi arrivatooo!


In questo scenario fiabesco, superata una radura mi si apre alla vista uno spettacolo! Sono in estasi. Le acque turchesi del Sorapis, incastonate tra le pareti rocciose dell'omonimo gruppo dolomitico..brillano.
E al suo interno si riflette la cima più alta, che si staglia libera sopra di esso. Il Dito di Dio..nome che più appropriato non poteva essere. Anche pensando alla leggenda che racconta la sua 'formazione', si narra....non sia altro che il Re Sorapiss in persona, pietrificato da un incantesimo nel tentativo di accontentare a dismisura sua figlia Misurina...
Riprendo fiato. Ed in silenzio osservo.
Respiro a pieni polmoni, quest'aria fresca, ascolto il fruscio delle foglie, degli alberi mossi dal vento. In questo momento mi sento felice. E un sorriso ebete si è stampato sul mio volto.
Faccio qualche scatto, qua e là..mi muovo lungo le rive del lago alla ricerca del 'posto' giusto, dove piazzare la tenda, e poco dopo lo trovo!

Ho le idee chiare, voglio avere il 'Dito' proprio di fronte a me, voglio poter aprire la cerniera della tenda e trovarmelo davanti, si, appena sveglio..con gli occhi ancora assonati ed appiccicati dal sonno, desidero sia quella, la prima immagine che mi si pari alla vista!
È un'area alquanto piccola, tra le rocce ed i dislivelli del terreno, e fatico a mettere i picchetti, ma è perfetta. Ci sta giusta giusta, la mia tendina da una persona!
Srotolo la stuoia in materiale espanso che non mi farà sentire i sassi e le imperfezioni del terreno, e gonfio il materassino isolante e ce lo metto sopra così starò comodo come se fossi nel mio letto! Apro il sacco a pelo e metto pure lui nella tenda. Ora è tutto pronto, e posso dedicarmi ad immortalare quello che la serata e la notte..avrà da offrire!
In questi momenti, non c'è una cosa particolare da fare. Bisogna...solamente aspettare!Aspettare i cambiamenti di luce, aspettare una nuvola che si sposti, aspettare che il vento..con un soffio più energico muova l'acqua e ne increspi la superficie. Ma è proprio in questo 'aspettare' che si nasconde il fascino..che i tuoi sensi si ampliano e si trasformano in quelli di un animale. Diventano tutti più ricettivi, e pronti a carpire ogni più piccolo cambiamento. In questi momenti, mi sento tutt'uno con la natura. E sono pronto a esserne parte integrante. Amo aspettare.
La luce sta abbandonando le cime, siamo giunti ormai all'ora del tramonto. Anzi il sole qui, è già sceso oltre le rocce alla mia destra ma sta ancora illuminando quelle sulla sinistra..è questione di minuti, so che a breve assisterò all'enrosadira e sono pronto a coglierla.


Anche la temperatura ora è scesa, indosso un pile e penso che è arrivato il momento di un the caldo, sono attrezzato bene: Fornelletto...bomboletta del gas e in qualche minuto, posso riscaldarmi un po'...Nell'attesa che scenda la notte, ora passerà ancora un po' di tempo prima che arrivi il buio e una volta finita l'enrosadira, posso cenare!
Avrò due sorprese. Da lì a poco.
Ho una fame smisurata, sono passate da poco le 21, e mi metto a mangiare pane e salame, del formaggio e un uovo sodo. Sono li con il boccone che mastico, e con la coda dell'occhio noto qualcosa di differente?. Tra il verde dell'erba ed il marron della terra umida, ed il grigio delle rocce..una macchia brunastra e bianca attira la mia attenzione. A 10 metri da me, da dietro una roccia spunta la testa di una volpe se ne stava lì ad osservarmi, a guardarmi mangiare, forse stava valutando se poi...avanzasse qualcosa anche per lei. D'istinto mi blocco. Smetto di masticare ed ingoio il boccone piano. Ho la reflex vicino a me, ma accidenti c'è il grandangolo attaccato non ho speranze di riuscire fotografarla. Infatti dopo esserci scambiati gli sguardi, ed essere stata scoperta...è sparita tra la boscaglia.
Continuo la mia cena, e poco dopo, questa volta decisamente più in alto..sul limitare delle creste frastagliate del Sorapis un bagliore intenso inizia a spuntare da dietro le rocce . Proprio lì sopra la mia testa sta per uscire la luna questa volta ho il tempo di mettere il tele ed immortalare l'attimo! Che spettacolo!


La luna. Il Sorapis. La volpe. Ed io.
Cerco di riprendere ogni cosa, ogni cosa degna di essere ricordata! Ma è difficile..è tutto degno!
La notte ora è inoltrata, è passata la mezzanotte. E sopra il Sorapis la luna sta illuminando con la sua tenue luce l'ambiente..c'è così tanta luce che ho persino la mia ombra!

Con queste 'immagini' nella mente..vado a dormire anche perché..ho puntato la sveglia alle 4:30, voglio esserci quando, anche l'alba di nuovo, colorerà le cime! Mi infilo nel sacco a pelo, chiudo gli occhi. Ed ascolto. Cullato dal rumore della neve che sui pendii intorno al lago si sta sciogliendo e genera una moltitudine di rigagnoli d'acqua che scrosciano e lo alimentano...
Fino a prima non ci pensavo, indaffarato e pieno di cose da fare. Ma ora un po' d'ansia mi sorprende, del resto sono solo, a 2000m dentro la mia tendina. E ogni scricchiolio, ogni raffica di vento genera rumori. Rumori ai quali non sono abituato. E non so riconoscere. Ma dopo un po' crollo. Mi sveglio autonomamente alle 4..dopo tre ore di riposo. Il primo pensiero che ho?
-È andato tutto benee sono vivo!
Mi vesto..apro la cerniera, c'è già luce e..spettacolo due volte!!


Essere lì appena sveglio, mi riempie nuovamente di adrenalina e già non sento più le tre ore di sonno.
Ora però..ho bisogno di una damigiana di caffè scaldo un mezzo litro d'acqua e ci sciolgo dentro del caffè solubile. Pane e nutella per accompagnare il momento e mi sento subito carico!
Faccio ancora le mie foto...

smonto tutto, e piego per bene ogni cosa. Ripulisco meticolosamente di tutte le mie cose la zona da me occupata. E non lascio nessuna traccia del mio passaggio! La montagna va rispettata. Lei ha rispettato me, regalandomi momenti meravigliosi.
Mi carico lo zaino, saluto il Sorapis un'ultima volta. Con lo sguardo. Solamente. E mi avvio, sono le 6:30.
Dovrò aspettare ancora più di un'ora, per incontrare i primi due escursionisti più o meno a metà del sentiero. Che pure di buon ora saranno partiti, e certo non si aspettavano di incontrare qualcuno che scendeva..infatti mi hanno guardato perplessi.
Bene. Ho pensato. Che la giornata 'per' il Sorapis abbia inizio!
E dentro di me, ora c'è solo un'enorme soddisfazione, per la mia seppur piccola, “Grande” impresa!



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avatarsenior
inviato il 23 Giugno 2019 ore 14:51

Congratulazioni per questo tuo piccolo, grande traguardo che un po' invidio. Sorriso
Belle le tue parole che portano e risvegliano quelle emozioni che, son sicuro, chi ha visto il sorapis ha provato.

avatarjunior
inviato il 23 Giugno 2019 ore 21:25

Grazie Sorriso

avatarjunior
inviato il 25 Giugno 2019 ore 11:58

che spettacolo! mi è venuta voglia di preparare lo zaino e andare.....
ottime foto e ottimo racconto!!

avatarjunior
inviato il 25 Giugno 2019 ore 12:53

Ho visitato il Sorapis l'anno scorso verso agosto...essendo in compagnia di persone non troppo avventurose (non abbastanza da partire per esser al lago con le prime luci, figurarsi andarci a dormire) sono partito a metà mattinata ed arrivato verso ora di pranzo. Per tutto il sentiero mi sono sentito più in un centro commerciale che su un sentiero di montagna tanta era la gente in giro, soprattutto persone con ben poco rispetto del prossimo o della montagna stessa. L'esperienza m'è stata per lo più rovinata da ciò, un vero peccato vista la bellezza del luogo.
Quindi, dopo aver letto della tua avventura, sappi che hai tutta la mia invidia...ed ammirazione pure MrGreen

A parte questo, storia ben raccontata ed accompagnata da ottimi scatti, ben fatto Redel!

avatarjunior
inviato il 25 Giugno 2019 ore 17:15

che spettacolo! mi è venuta voglia di preparare lo zaino e andare.....
ottime foto e ottimo racconto!!

Grazie Sorriso
A parte questo, storia ben raccontata ed accompagnata da ottimi scatti, ben fatto Redel!

Grazie mille!

avatarsenior
inviato il 26 Giugno 2019 ore 11:56

Bel racconto contornato da splendide foto. Mi piacerebbe fare un viaggio del genere in solitaria ma non penso di avere il coraggio.

avatarjunior
inviato il 26 Giugno 2019 ore 13:56

Bellissima esperienza raccontata efficacemente ?

avatarjunior
inviato il 26 Giugno 2019 ore 13:57

Bel racconto contornato da splendide foto. Mi piacerebbe fare un viaggio del genere in solitaria ma non penso di avere il coraggio.


Ma no, Gundam! Lì, animali pericolosi..non ce ne sono, l'unica cosa è 'indovinare' l'uscita con il meteo. Trovarsi sotto un temporale la notte in montagna, non lo auguro a nessuno! Ma in questo mi hanno aiutato molto le previsioni! La minima è stata di 10°, perfetta;-)

avatarsenior
inviato il 02 Luglio 2019 ore 20:29

Bravo, bellissima esperienza. Oggi già il lago ci appaga come traguardo, bello com'è da fotografare. Per chi mastichi camminate più impegnative è sempre stato considerato il punto di partenza, magari dormendo nel rifugio, verso l'impegnativa via ferrata che porta oltre, verso il versante che fronteggia il Pelmo, tragitto di molte ore.
Mi sarebbe piaciuto una volta, ma il mio soffrire di vertigini e l'età che avanza, penso mi condurrà verso mete più semplici ;-)

avatarsenior
inviato il 04 Luglio 2019 ore 14:47

complimenti per tutto. io me lo impongo da anni ma non ho ancora trovato il coraggio per farlo.. al di la di questo, ci andrò tra un paio di settimane e ho una grandissima paura di trovare il luogo ricolmo di occasionali invadenti, fastidiosi e irrispettosi.

ovviamente mi hai messo addosso una grandissima voglia di tornare in montagna! (e ci sono stato 3 giorni fa MrGreen)

avatarjunior
inviato il 15 Agosto 2019 ore 9:01

Bello, bella testimonianza;-)

avatarsenior
inviato il 15 Agosto 2019 ore 10:24

Sapevo che dopo aver letto e visto gli scatti, avrei provato nostalgia x cose vissute oltre 20 anni fa ... dalle parti opposte Delle Alpi, ma ne valeva la pena - le mie ginocchia disintegrate ti invidiano - un grazie x aver presentato tutto in modo impeccabile - un saluto, Maury

avatarsenior
inviato il 15 Agosto 2019 ore 10:54

Io volevo farlo la scorsa settimana ma il meteo mi ha scoraggiato e ho ripiegato per la Slovenia

avatarjunior
inviato il 15 Agosto 2019 ore 21:25

Il tuo racconto , accompagnato magistralmente con le fantastiche foto, mi hai reso partecipe di questo fantastico viaggio , come se fossi li con te.
Ho sentito il respiro della montagna e percepito il piacevole odore e calore del caffè che hai assaporato, gustandoti ancora qualche attimo lo spettacolo che solo la montagna può dare.
Complimenti

avatarsenior
inviato il 15 Agosto 2019 ore 21:38

Bellissimo racconto di un'esperienza unica. Ovviamente non solo il racconto. Le foto a corredo sono... da invidia. Grazie per la condivisione.





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