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Carnevale a Viareggio


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Carnevale a Viareggio, testo e foto by Beppeiaf. Pubblicato il 05 Marzo 2019; 3 risposte, 1509 visite.


Il carnevale per i fotografi è un punto fermo, una specie di rito di passaggio. Non ci si può esimere dal presenziare.
Le fotografie alle maschere di carnevale a Venezia è uno dei temi clou di ogni forum che si rispetti e di contro, uno dei temi più inflazionati.
Io ritengo che le fotografie alle maschere veneziane devi evitare di farle a meno che tu non sia Fulvio Roiter.
Anche perchè, per tanto che puoi essere bravo la possibilità di cadere nel visto e rivisto mille volte è elevatissima.
Ovviamente la mia è una opinione che ha la stessa dignità di chi passa un fine settimana nelle calli con 20 chili di zaino sulle spalle.
Forse per questo che sino ad oggi, alle soglie del mezzo secolo, non avevo mai fatto foto a tema carnevale.
Però, come nel famoso film, mai dire mai. Quindi., con la scusa di far divertire il figlio mi sono mosso con famiglia al seguito alla volta di Viareggio, più facilmente raggiungibile di Venezia e sicuramente con un altro mood rispetto alla raffinatezza della laguna.
Il carnevale toscano ha un atmosfera più adatta ai piccini e meno "formale" rispetto alla raffinatezza delle maschere rinascimentali.
Per le informazioni relative all' accessibilità e alla logistica fate riferimento alle noite in fondo all' articolo.

I carri


Trump sembra piccolo ma, rapportatelo alle persone che fanno capolino nella parte inferiore dello schermo e questo non era uno dei più imponenti.

Sono l' anima del Carnevale, l' essenza stessa della manifestazione.
Se non li avete mai visti rimarrete impressionati dalle dimensioni e dalle complicazioni.
Arrivando prima della partenza della sfilata, fissata per le ore 15:00, potrete osservarli con calma.
Anche se fermi nelle loro postazioni sul lungo mare la loro maestosità non vi lascerà indifferenti.
Da fermi, non avranno l' impatto di quando si sposteranno la sfilata quando saranno in movimento, con la musica e tutti i danzatori sopra ed intorno ma resterete impressionati egualmente.
In alcuni ho contato sino a 50 tra figuranti, danzatori e performer che si alternavano tra sopra e sotto il carro.
Musica sparata a volume esagerato, set con Dj e in alcuni casi addirittura un complesso che suonava dal vivo.
Per gli appassionati di danza e musica c'era di che divertirsi.
Probabilmente la sfilata in notturna, con gli effetti di luce dovrebbe essere ancora più emozionante, me lo riprometto per la prossima volta.
E si va dai semplici cittadini con voglia di mettersi in gioco sino ai danzatori professionisti che eseguono coreografie elaborate e studiate, complicate dal movimento stesso dei carri.
Il mio punto di osservazione era l' estremo del percorso dove i carri dovevano svoltare, con grandi difficoltà, e riprendere il percorso nel senso inverso.
La svolta permetteva di osservare i carri nella loro complessità e maestosità.



Se volete avere un idea ancora più chiara delle dimensioni, confrontate queste meduse con il fabbricato alla destra. Tenete conto che è una palazzina di due piani.
Fate voi le proporzioni...

Le persone
Ovviamente non sono solo le maschere che fanno il Carnevale a Viareggio ma, è sopratutto la gente. Mascherata e non.
Questo vuole dire che ci sono mille risvolti e mille sfaccettature dell' umanità e, fotograficamente parlando, c'è un mondo che si apre a chi ama la street nel suo più puro dei significati.
Dove street significa racconto di quotidiano, di persone, di sensazioni.



Come non fotografare questo?
Cosa vogliamo dire di questo abitante, la cui casa finisce nella "zona rossa" che si premura di fasciare il suo muro di cinta per evitare scritte, spruzzi e altro.
Probabilmente per lui il Carnevale non è divertimento ma fastidio e disagio, la casa era chiusa e le finestre sbarrate, forse tutti gli anni parte per lidi lontani quando arriva il periodo delle festività carnascialesche.
Da notare che la fasciatura è stata realizzata su misura, ciò vuol dire che è una cosa ormai consolidata da anni, chissà quanto avrà dovuto litigare o discutere prima di arrivare a questa soluzione.
Dietro una foto, anche banale, c'è una storia.



L' idea ecologista è l' ispirazione per questo carro raffigurante una megattera imprigionata nella plastica che distruggere i nostri mari ed i nostri oceani.
Ispirazioni ed echi cyberpunk per questo figurante a bordo del carro. Impressionanti i veri suoni delle megattere rimbalzati dalle casse che erano disposte ai lati della struttura.
Forse un vago richiamo anche al film Waterword per i costumi dei molteplici performer che sfilava davanti al carro.
Forse il miglior connubio tra idea/realizzazione che ho potuto osservare.



C'è tempo anche un momento di tenerezza tra ragazzi, ignorati dagli amici troppo presi in attività social.
O era una scusa per riprendere fiato dal cammino infinito attraverso i carri.



Cosa sarebbe Viareggio senza un po' di sana ironia toscana? La battuta salace e l'umorismo anche pesante non si possono scindere da questa manifestazione e nessuno si può ritenere offeso o discriminato.
La signora ha sicuramente trovato un modo arguto per pubblicizzare il suo chiosco dove fermarsi per una pausa ristoratrice, anche se l' aspetto incuteva timore.



Nessuno può resistere ad un selfie, anche se magari il costume e la sua coerenza storica ne risente ma, siamo o non siamo nella civiltà dell' immagine?
Dopotutto se c'erano i gladiatori con l' orologio, perchè negare a questa principessa un ricordo della giornata con le sue amiche?

Reparto fotografico
Cosa portare ?
Io suggerisco di viaggiare leggeri perchè c'è confusione e alla fine della giornata i chilometri percorsi sono tanti.
Se volete essere preparati a tutte le evenienze e improntate la gita dal punto di vista fotografico vi serve sicuramente un tele con una bella apertura per i ritratti e i primi piani e uno zoom grandangolare per le foto ai carri, tenendo conto che sarete molto vicini per evitare la folla che si frappone tra voi e le attrazioni.
Io ovviamente sono partito con solo il telefonino, scelta estrema ma obbligata se devi conciliare la passione per gli scatti con le esigenze della famiglia e sopratutto se devi andare con bimbo.

Informazioni logistiche
La sfilata dei carri inizia alle ore 15:00, puntualissima la partenza a seguito dei tre colpi di cannone sul lungomare.
Se arrivate con l' autostrada A12 uscita Viareggio e poi seguite le frecce per il mare, vi troverete praticamente dentro.
Per parcheggiare l' automobile, sino a circa le 12:00, potete provare nelle vie laterali al lungomare, dopo questo orario la Polizia Municipale chiude tutti gli accessi e vi tocca mettere in conto una lunga camminata.
Oppure vi organizzate con un treno o un pullman che vi scaricherà praticamente davanti all' ingresso delo corso mascherato.
Per i biglietti potete acquistarli sul posto oppure, se volete evitare code, pre-vendita on line sul sito ufficiale del carnevale.
Se volete mangiare o bere qualcosa qualcosa prima/durante l' evento avete solo l' imbarazzo della scelta, dal panino del chioschetto (se piace provate la specialità del lampredotto) in puro stile street-food al ristorante più o meno raffinato secondo le vostre disponibilità.

Cenni Storici
Dal sito ufficiale della manifestazione
La prima sfilata di carrozze addobbate a festa nella storica Via Regia, nel cuore della città vecchia, è datata 1873. Fu la prima edizione del grande spettacolo che è oggi il Carnevale di Viareggio. L'idea di una sfilata per festeggiare il Carnevale sbocciò tra i giovani della Viareggio bene di allora che frequentavano il caffè del Casinò. Era il 24 febbraio 1873 e si pensò ad una sfilata per il giorno successivo, Martedì Grasso. Da quel primo nucleo si è sviluppato il Carnevale di Viareggio così come oggi è conosciuto: evento spettacolare tra i più belli e grandiosi del mondo. La fama del Corso Mascherato di Viareggio è cresciuta di pari passo con la crescita delle dimensioni dei carri allegorici. Sul finire del secolo comparvero in sfilata i carri trionfali, monumenti costruiti in legno, scagliola e juta, modellati da scultori locali ed allestiti da carpentieri e fabbri che in Darsena lavoravano nei cantieri navali. Grazie al trasferimento del circuito delle sfilate dalla Via Regia alla Passeggiata a mare, all'inizio del Novecento, lo spettacolo del Carnevale di Viareggio poté godere di un palcoscenico straordinario, quanto spazioso che stimolò la fantasia e la creatività dei Maestri carristi. Neppure la prima guerra mondiale riuscì a distruggere la manifestazione. Che si fermò, ma poi riprese i suoi festeggiamenti.
Un anno spartiacque è senza dubbio il 1921. Di quell'edizione è la canzone ufficiale, la "Coppa di Champagne”, inno ufficiale. La manifestazione iniziò a promuovere se stessa attraverso la rivista ufficiale "Viareggio in maschera", ancora oggi testimone indiscussa. Sempre nel 1921, per la prima volta le maschere si animarono a suon di musica: una banda trovò posto a bordo del carro intitolato “Tonin di Burio”, che rappresentava la festa nuziale nell'aia di una casa colonica.
Nel 1923 la magia del movimento animò i carri allegorici. Il primo a sbattere le palpebre fu il malinconico Pierrot del Giampieri. Ma la vera rivoluzione fu nel 1925. Per iniziativa di Antonio D'Arliano e di alcuni costruttori, venne inventata, per realizzare i carri, la tecnica della carta a calco, da tutti conosciuta come cartapesta. Questo materiale, estremamente leggero, quanto povero, ha consentito costruzioni colossali e sempre più ardite nella scenografia e nella movimentazione. Per reclamizzare i Corsi Mascherati, dal 1926, viene dato alle stampe un manifesto, nuovo ogni anno.






Risposte e commenti


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avatarsenior
inviato il 16 Maggio 2019 ore 23:17

Grazie, molto gradevole il racconto e originali le foto in b/n !

avatarsenior
inviato il 22 Settembre 2019 ore 11:44

Ciao, ti faccio i miei complimenti di come hai scritto e progettato questo articolo.
Buona domenica.

Marco

avatarsupporter
inviato il 23 Marzo 2020 ore 12:16

Grazie per la splendida recensione e per le ottime foto.





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