JuzaPhoto utilizza cookies tecnici e cookies di terze parti per ottimizzare la navigazione e per rendere possibile il funzionamento della maggior parte delle pagine; ad esempio, è necessario l'utilizzo dei cookie per registarsi e fare il login (maggiori informazioni).
Proseguendo nella navigazione confermi di aver letto e accettato i Termini di utilizzo e Privacy e preso visione delle opzioni per la gestione dei cookie.
Puoi gestire in qualsiasi momento le tue preferenze cookie dalla pagina Preferenze Cookie, raggiugibile da qualsiasi pagina del sito tramite il link a fondo pagina, o direttamente tramite da qui:
Testo e foto by Mailasia. Pubblicato il 05 Aprile 2014; 103 risposte, 15243 visite.
Risposte e commenti
Che cosa ne pensi di questo articolo?
Vuoi dire la tua, fare domande all'autore o semplicemente fare i complimenti per un articolo che ti ha colpito particolarmente? Per partecipare iscriviti a JuzaPhoto, è semplice e gratuito!
Non solo: iscrivendoti potrai creare una tua pagina personale, pubblicare foto, ricevere commenti, partecipare alle discussioni e sfruttare tutte le funzionalità di JuzaPhoto. Con oltre 243000 iscritti, c'è spazio per tutti, dal principiante al professionista.
racconto veramente spettacolare. Molto coinvolgente e foto veramente ben realizzate. La mia preferita è la 6. Per curiosità, che attrezzatura hai utilizzato? hai avuto problemi nell'utilizzo(intendo per le temperature alquanto bassine)? hai preso accorgimenti particolari? Mi piacerebbe saperlo per prendere qualche spunto su come comportarmi quando mi capiterà quest'occasione, che spero di fare presto....
ciao Gianluca! con me in questo viaggio ho portato tutto quello di cui disponevo ma principalmente ho utilizzato due corpi macchina Nikon D80 e Nikon DX40 con montato un grandangolo 12/24 e 18/135 ai quali alternavo un tele 70/300 a seconda dei luoghi e delle occasioni. Per le temperature me la sono cavata abbastanza bene, il vero problema sono le batterie ne avevo una buona scorta e le teneva al caldo addosso in un taschino interno al piumino quando una macchina mi lasciava in asso la cambiavo subito, poi al rientro in barca alla sera le ricaricavo una alla volta. le macchine fotografiche e le lenti per ripararle dal freddo le avevo avvolte in uno scaldacollo di pile ( dei vigili del fuoco) e le tenevo al collo, se si appannavano gli obbiettivi avevo pronto all'uso una pezzetta di panno morbido ed assorbente che in alcuni casi è stato provvidenziale. Il cavalletto l'ho usato solo in una occasione per fotografare l'aurora boreale-qui la foto non l'ho messa perchè dopo aver visto quelle che giravano sul sito fatte da juza e gli altri mi VERGOGNAVO
Bè, direi che l'attrezzatura ha retto bene. Ottimi consigli sulle precauzioni da prendere, e rimedi molto semplici da attuare. A volte ci facciamo prendere dalla mania di avere attrezzatura super professionale per situazioni critiche, ma ci dimentichiamo che con qualche piccola accortezza non si ha problemi neanche con attrezzatura più da "principiante". Però il manico si vede e come, viste le foto. Complimenti ancora
Fantastica esperienza, narrazione avvincente ed evidentemente sentita, splendide immagini. In questo momento in cui i sogni tendono a svanire il racconto di uno, tutt'altro che banale, realizzato non può che essere di incoraggiamento per tutti quelli di noi che ancora riescono a sognare. Tantissimi complimenti, corredati da una bella dose di invidia (ma di quella buona) per quello che hai avuto l'occasione, ma anche il coraggio di fare. Emanuele
Grazie mille Emanuele,Harvest,Massimo, questo mio viaggio e' stato davvero un sogno realizzato ed ho deciso di proporlo qui su juza proprio perche' sia di incoraggiamento per tutti a sognare, ma ancor di piu' a credere nei propri sogni perche'..... Volere e' potere
JuzaPhoto contiene link affiliati Amazon ed Ebay e riceve una commissione in caso di acquisto attraverso link affiliati.
