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Testo e foto by Giovanniceccarelli. Pubblicato il 02 Maggio 2014; 96 risposte, 11853 visite.
Risposte e commenti
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Articolo fantastico, che suscita grandi emozioni, grazie soprattutto alle splendide foto. certo che hai rischiato molto per andare li e stare in mezzo ai manifestanti. Prossima tappa, Kiev
Bravissimo, con poche righe hai dato modo a chi legge di immedesimarsi per qualche minuto nella realtà di queste persone. Grazie! Ah dimenticavo... FREE PALESTINA
La situazione palestinese deve essere incredibilmente dura, oltre l'immaginabile, per portare un giovane ragazzo a sfidare un manipolo di militari con fucili da assalto (...e una bomba a mano già in pugno...) avendo in mano solo una bandiera ed un campanellino rosso! Ho conosciuto ad una mostra una vedova di un reporter caduto in Palestina per mano di disgraziati militari israeliani, il suo nome è RAFFAELE CIRIELLO ed abitava a pochi chilometri (4) da casa mia. Immensa persona che poteva stare "comodo a fare il medico" ed invece ha dato la vita per raccontare la verità. www.raffaeleciriello.com
Ottimo reportage: dove si capisce chiaramente che il popolo palestinese si agrappa con le mani nude ai propri campi, gridando la loro disperazione: non potete portarceli via, le nostre famiglie campano con i prodotti della nostra terra. Le belle e interessanti fotografie stanno a dimostrare come il popolo palestinese difende il proprio territorio Bravo
Se tu leggessi il mio primo commento a questo topic capiresti che io mi sono soffermato e ho riflettuto su questo eterno conflitto.
Ora tu qua critichi l'uomo perché si ritiene superiore a una formica e concludi ribadendo che qualcuno non è degno di esistere. Mi sembra un ossimoro, a prescindere dal fatto che vi sia un massacro alla base o in conclusione di certi ragionamenti.
La verità è che il tuo pensiero anche se di marca non violenta, non è affatto diverso, nella sostanza, da quello di coloro che, stando alle tue patole, non dovrebbero esistere.
Bel reportage, bel articolo e belle immagini: poche ma buone, persino esaustive in rapporto al pensiero espresso. - Non ho avuto la fortuna di seguire le tue "orme", sebbene sia andato in Israele quattro volte, da "turista". - Ho sempre difeso il popolo Israeliano e la sua Storia, a spada tratta, quasi in maniera "fondamentalista". L'ultima volta ho cominciato davvero a dubitare di questa mia "fede", dopo una personale esperienza, diciamo un semplice "scontro" verbale e quasi fisico, con un Israreliano "ebreo ortodosso". Ho dovuto constatare di persona la sua protervia, la sua estrema arroganza, in una di quelle strette viuzze di Gerusalemme nella "Città Vecchia". - Un piccolo episodio, di un "singolo", può anche necessariamente non fare testo, ma da quel giorno mi è rimasta molta amarezza, ma ancor più la convinzione di aver dovuto constatare una volta di più che la "vera ragione" e il "vero torto" non sono assolutamente l'esclusiva di nessuno su questo Pianeta. -- Tutto ciò per sottolineare una volta di più che questi sono due Popoli in rotta di collisione quotidiana, anche sulle piccole cose, figuriamoci sulle grandi. Purtroppo sono due popoli dalla "dura cervice" , con poche speranze di soluzione pacifica per il futuro. Gli Israeliani hanno dalla loro, oltre un po' tanta, troppa arroganza, anche le armi. Seppure è comprensibile, legittimo, il loro Diritto ad esistere, come Popolo e come Stato. La stessa ragione vale, specularmente, per il Popolo Palestinese. - Grazie di questo tuo reportage, complimenti dovuti con un cordiale saluto, G.Piero.