Recensione Nikon Z5 II
Recensione Nikon Z5 II, testo e foto by
Juza. Pubblicato il 21 Novembre 2025; 21 risposte, 3096 visite.
La Nikon Z5 II aggiorna la fotocamera più accessibile del sistema fullframe Nikon Z con una lunga lista di miglioramenti: rispetto al modello precedente, ha un sensore più moderno, raffica nettamente più veloce, schermo totalmente snodato, oltre a miglioramenti su mirino, autofocus e video. L'ho provata a fondo nel corso di un lungo viaggio in Cina: vediamo com'è andata!

Costruzione e funzionalità
La qualità costruttiva è ottima, robusta, direi quasi "professionale" pur essendo la fotocamera meno costosa del sistema FF Nikon: non ha nulla da invidiare alla Z7 II e Z6 III, con cui condivide un corpo simile. L'impugnatura è grande ed ergonomica; il peso di 700 grammi non è pochissimo, ma è giustificato dalla robustezza del corpo macchina, che davvero ha ben poco di entry level. Non è una fotocamera "elegante" come la ZF: la vedo più come uno strumento da lavoro, meno bello ma estremamente funzionale. E' tropicalizzata e realizzata in parte in magnesio.
Lo schermo totalmente snodato (a differenza di quello del modello precedente, parzialmente snodato) è una cosa che apprezzo molto e che trovo di grande utilità per inquadrature da angolazioni molto basse o molto alte; inoltre, si può chiudere ruotando l'LCD verso il corpo macchina in modo da evitare graffi, una cosa che certamente torna utile in viaggi "zaino in spalla" come quello in Cina in cui ho provato la Z5 II.
Pur scattando principalmente con l'LCD, il mirino - ampio e luminoso per questa fascia di prezzo, con risoluzione di 3.69 milioni di punti - mi è tornato utile nelle situazioni in cui la forte luce ambiente rendeva scomodo l'utilizzo dello schermo. Se mi fossi dedicato ad altri generi, come la fauna con tele o supertele, avrei sicuramente sfruttato principalmente il mirino per lo scatto.
L'interfaccia, sia in termini di menu che pulsanti, è quella classica di Nikon, a mio parere una delle più intuitive e meglio strutturate. L'unica cosa di cui ho sentito la mancanza, rispetto alle ammiraglie Z8 e Z9, è l'assenza di retroilluminazione nei pulsanti: questa funzione è estremamente utile quando si scatta in poca luce o al buio... ma d'altra parte, non si può pretendere che il modello meno costoso abbia tutte le funzionalità delle top di gamma ;-)

Nikon Z5 II, Nikon Z 24-120mm f/4 S a 120mm, 1/100 f/4.0, ISO 3200, mano libera.
La durata della batteria è ottima, così come la possibilità di caricarla direttamente via USB-C; ho sempre usato questa porta anche per il trasferimento dati. Per chi avesse bisogno di maggiore autonomia, è possibile montare lo stesso battery grip - con doppia batteria - della Z6 III e Z6 II.
In luce diurna, l'autofocus è ottimo: ha una notevole capacità di riconoscere il soggetto, è veloce e preciso. Il processore utilizzato dalla Z5 II è lo stesso delle Nikon più moderne e costose (utilizza lo stesso processore della Z8 e Z6 III), e come queste è quindi in grado di riconoscere nove tipi diversi di soggetto, dai classici occhio e animali ad auto, treni, moto, uccelli e altro.
In luce scarsa (paesaggi prima dell'alba o in notturna), ho notato qualche limite in più, perlomeno con ottiche non luminosissime come il 24-120 F4; in queste situazioni si può però migliorare nettamente la resa dell'autofocus sfruttando la modalità "Starlight AF", che in situazioni di poca luce porta veramente un enorme miglioramento sia nella precisione dell'AF che nella visualizzazione dell'immagine su schermo. L'avevo provata per la prima volta sulla Nikon Z9 nel corso di un viaggio in Norvegia e mi fa piacere che ora sia disponibile anche sulla Z5 II.
Come tutte le Nikon FF moderne ha stabilizzatore in-camera; l'ho trovato molto efficace e mi ha permesso di scattare a mano libera anche con tempi relativamente lenti.

Nikon Z5 II, Nikon Z 24-120mm f/4 S a 24mm, 1.6 sec f/11.0, ISO 100, treppiede.
Come la precedente Z5, e a differenza delle Z6 e Z7 di prima generazione, ha doppio slot per scheda di memoria: pur non avendolo sfruttato in questo viaggio, in altri ambiti dove è essenziale avere un backup (ad esempio nella fotografia di matrimonio) il doppio slot è una funzionalità che diventa determinante nell'acquisto di una fotocamera.
Infine, anche se personalmente non mi dedico al video, vale la pena ricordare le ottime capacità della Z5 II in questo ambito, con video 4K @ 30 FPS sfruttando l'intera superficie del sensore o 4K @ 60 FPS con ritaglio 1.7X. Anche la modalità slow motion va a raddoppiare rispetto al modello precedente, passando da FullHD @ 60 FPS a un più utile 120 FPS. E' presente anche stabilizzazione elettronica e video RAW.

Qualità d'immagine
Anche se tante fotocamere Nikon hanno 24 megapixel, non si tratta dello stesso sensore: quello della Z5 di prima generazione era un sensore risalente a un decennio fa; sulla Z5 II invece è stato montato il più recente sensore presente anche su ZF e Z6 II, con un readout più veloce. Non è il semi-stacked della Z6 III, ma comunque permette di avere un enorme miglioramento nella raffica, passando dai 4.5 FPS della Z5 agli 11 FPS della Z5 II. In modalità JPEG, è addirittura possibile avere un'impressionante raffica 30 FPS e la funzione di pre-scatto.
Mentre quest'ultima richiede però l'utilizzo dell'otturatore elettronico, che su un sensore non-stacked come questo può portare ad artefatti da rolling shutter, la modalità 11 FPS è possibile anche con l'otturatore meccanico: nel mio viaggio ho sempre usato quest'ultimo, trovandomi spesso a scattare anche in situazioni di luci artificiali che altrimenti avrebbero causato banding.
La qualità d'immagine è quella che ben conosciamo data dal sensore Nikon 24MP, che in tutte le sue varianti, pur con differenze in termini di readout e AF, mantiene pressochè identica qualità: buona risoluzione, ottima gamma dinamica e ottima resa agli alti ISO. Si può tranquillamente scattare a 6400, o anche 12800 ISO, con la sicurezza di avere immagini utilizzabili, specialmente in abbinamento ai moderni software di riduzione rumore via AI. La gamma dinamica permette di catturare scene con forti contrasti in un unico scatto; in questi casi è importante esporre per le alte luci (evitando di bruciarle), e poi in fase di post produzione si potranno schiarire notevolmente le ombre.

Nikon Z5 II, Nikon Z 24-120mm f/4 S a 51mm, 1/100 f/9.0, ISO 100, mano libera.
La risoluzione è ovviamente quella che ci si può aspettare da 24 megapixel, con i suoi pro e contro: da una parte una risoluzione "bassa" aiuta ad avere un'ottima pulizia agli alti ISO, dall'altra limita molto le possibilità di ritaglio. Se non ritagliate, 24 MP bastano anche per stampe di notevoli dimensioni, e ovviamente sono più che sufficienti per la visione a schermo; se però avete necessità di ritagliare, diventano abbastanza limitanti. In più occasioni ho sentito la mancanza del sensore da 45MP delle ammiraglie; potendo scegliere preferirei sempre quest'ultimo, anche sacrificando un poco la sensibilità (cosa ormai marginale col denoise AI).
Ovviamente, anche in questo caso, non si può pretendere che una "entry level" abbia sensore ad altissima risoluzione; vale però la pena fare una riflessione sulle proprie esigenze in termini di risoluzione e crop, valutando come possibile alternativa la Nikon Z7 II che, pur essendo ormai datata, offre un ottimo sensore 45MP e attualmente ha un prezzo davvero competitivo (circa 500 euro in più rispetto alla alla Z5 II).
E' presente una modalità pixel shift, che ho provato in un paio di occasioni; tuttavia richiede di avere un soggetto perfettamente fermo (e anche la fotocamera deve essere su un supporto assolutamente stabile); nel complesso ho trovato i benefici abbastanza limitati rispetto alla complicazione che aggiunge allo scatto.
Sul campo
Vediamo alcuni esempi di come ho sfruttato sul campo le potenzialità della Z5 II!

Nikon Z5 II, Nikon Z 24-120mm f/4 S a 42mm, 1/15 f/7.1, ISO 3200, mano libera.
Shanghai, The Bund: il lungofiume offre alcune delle vedute più pittoresche della città. Scattare da questa angolazione sopraelevata però era impossibile col treppiede: ho dovuto sollevare la fotocamera il più in alto possibile, rivolgendo lo schermo verso il basso per vedere l'inquadratura (cosa possibile solo con schermi totalmente snodati come questo) e ho dovuto lavorare a mano libera. Pur avendo già alzato gli ISO a 3200, il tempo di scatto era di appena 1/15 di secondo: grazie all'ottimo stabilizzatore della Z5 II la foto è comunque perfettamente nitida, e la pulizia degli alti ISO non fa rimpiangere scatti a sensibilità più basse.

Nikon Z5 II, Nikon Z 24-120mm f/4 S a 120mm, 1/320 f/4.0, ISO 3200, mano libera.
Nella zona di montagna di Zhangjiajie è facile incontrare macachi, spesso molto confidenti. Il 24-120 però non è certo un teleobiettivo e per questa foto è stato necessario un forte crop, che porta la risoluzione finale ad appena 10.8 megapixel; la qualità rimane comunque buona grazie all'ottima nitidezza dell'obbiettivo, anche se qui avrei certamente preferito avere il sensore da 45MP delle ammiraglie. Nel complesso, però, anche la Z5 II ha permesso di portare a casa la foto. L'ottimo AF con riconoscimento soggetto (animale + occhio) è stato di grande aiuto per queste foto.

Nikon Z5 II, Nikon Z 24-120mm f/4 S a 75mm, 1/60 f/11.0, ISO 1600, mano libera.
L'incredibile architettura delle costruzioni lungo il Meixi lake di Changhsha, opera di Zaha Hadid Architects (lo studio fondato dall'architetta irachena Zaha Hadid). Per questa foto, pur avendo a disposizione il treppiede, ho preferito scattare a mano libera alzando gli ISO perchè volevo che le figure umane non fossero mosse; penso che aggiungano un importante senso di scala all'immagine. Il diaframma f/11 mi ha permesso di avere una profondità di campo sufficiente per avere a fuoco sia le futuristiche costruzioni in primo piano che i grattacieli in lontananza; l'AF della Z5 II, che in situazioni del genere è perfettamente affidabile, mi ha permesso di concentrarmi sulle composizioni senza dover pensare ad altro.

Nikon Z5 II, Nikon Z 24-120mm f/4 S a 24mm, 1/80 f/9.0, ISO 100, treppiede.
La zona di Zhangjiajie offre impressionanti vedute paesaggistiche, ma non è facile da fotografare: spesso è avvolta dalla foschia e dalla nebbia, senza contare che per via della piovosità di quest'area può capitare di passare giorni e giorni con cieli grigi e acqua. Io ho avuto fortuna: a parte una giornata di pioggia, ho colto situazioni in cui le nuvole si alternavano a raggi di sole, creando un pittoresco contrasto (ma anche una situazione non facile da gestire dal punto di vista dell'esposizione). La gamma dinamica della Z5 II e la lavorabilità del file mi hanno permesso di gestire al meglio le tonalità di ogni zona dell'immagine, partendo da un singolo scatto RAW.

Nikon Z5 II, Nikon Z 24-120mm f/4 S a 56mm, 3 sec f/11.0, ISO 100, treppiede. Con la fotocamera saldamente montata su treppiede e un soggetto perlopiù statico, ho potuto utilizzare la sensibilità più bassa, abbinata all'autoscatto, per avere la massima qualità d'immagine possibile in questo scatto di Fenghuang. Fortuna ha voluto che la ragazza in basso a sinistra sia rimasta perfettamente ferma per tutti i 3 secondi di esposizione, aggiungendo un bel dettaglio alla composizione; anche qui ho sfruttato la gamma dinamica della Z5 II per estrarre dettaglio dalle ombre, nonostante il forte contrasto con le luci artificiali.
Potete vedere l'intera serie di foto in Cina, in buona parte scattate con la Z5 II, nelle gallerie Cina 2025 e Cina 2025 Parte II.
Conclusione La Z5 II è un miglioramento a tutto tondo del modello precedente: Nikon è riuscita a combinare un prezzo competitivo con un set di funzionalità molto ampio e direi quasi sorprendente per una fotocamera di questa fascia. In abbinamento a un obiettivo come il 24-120 F4, o il 24-200 VR (altra ottica che in passato ho apprezzato molto e rende bene su 24MP), si può avere un kit che offre tanta resa... con la giusta spesa.
La Nikon Z5II è disponibile
su Amazon.it a 1800 euro; la potete trovare anche sul
Nikon Store, sempre con garanzia Nital 4 anni.
La potete trovare anche a
2500 euro in kit con 24-120 F4 o
2300 euro in kit con 24-200 VR.
(JuzaPhoto è affiliato Amazon e riceve una piccola commissione che contribuisce a sostenere il sito, se l'obiettivo viene acquistato tramite i link Amazon: vi ringrazio!) 
Nikon Z5 II, Nikon Z 24-120mm f/4 S a 31mm, 1/125 f/11.0, ISO 1600, mano libera. Risposte e commenti
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| inviato il 21 Novembre 2025 ore 8:51
buon compleanno Emanuele. vai a festeggiare... e molla le chiacchiere a noi ... |
| inviato il 21 Novembre 2025 ore 9:18
Bella recensione, e buon compleanno; una precisazione: “ la modalità 11 FPS è possibile anche con l'otturatore meccanico: nel mio viaggio ho sempre usato quest'ultimo „ ho avuto il 24-120 con la Z6 e non era possibile selezionare l'otturatore meccanico ma solo "auto" o "prima tendina elettronica"; con la Z5ii è invece possibile selezionare il meccanico? |
| inviato il 21 Novembre 2025 ore 9:21
Splendida recensione e bellissimo viaggio. Solo una precisazione: anche sulla Z5 prima serie, che possiedo, è presente il doppio slot di memoria. Ciao. Antonello |
| inviato il 21 Novembre 2025 ore 9:24
Grazie! “ ho avuto il 24-120 con la Z6 e non era possibile selezionare l'otturatore meccanico, ma solo "auto" o "elettronico"; con la Z5ii è invece possibile selezionare il meccanico? „ Sì, confermo! Tramite la funzione d6, si può scegliere otturatore puramente meccanico:
 Per scegliere quello 100% elettronico invece (non quello a prima tendina elettronica) bisogna invece attivare la "modalità silenziosa". |
| inviato il 21 Novembre 2025 ore 9:26
“ Solo una precisazione: anche sulla Z5 prima serie, che possiedo, è presente il doppio slot di memoria. „ Hai ragione, mi confondevo con la Z6 e Z7 di prima generazione... ho corretto :-) |
| inviato il 21 Novembre 2025 ore 9:44
Si conferma l'ottimo upgrade fatto da Nikon per la sua full frame entry level. Secondo me la Z5II è la prima scelta per un fotoamatore medio che non ha esigenze particolari. |
| inviato il 21 Novembre 2025 ore 10:35
Io le recensioni di Juza ormai me le leggo anche quando riguardano fotocamere che non comprerò mai, un po' così, come ascolti il tuo podcast preferito la mattina anche se non ti piace quello di cui parlano quel giorno |
| inviato il 21 Novembre 2025 ore 10:46
gran bella recensione |
| inviato il 21 Novembre 2025 ore 11:01
Fotocamera interessante, non c'è dubbio. Ho sempre riscontrato che le Nikon che ho usato siano fotocamere robuste e costruite bene. Qui si constata che anche l'entry level FF mantenga tale prerogativa. |
| inviato il 21 Novembre 2025 ore 11:12
Bellissimo reportage ed ottima recensione. E' nella mia "wish-list". Rileggerò con più calma il tutto questa sera soppesando ogni parola. Ti ringrazio per il lavoro svolto, Massimo |
| inviato il 21 Novembre 2025 ore 11:52
Bella recensione,bella fotocamera e foto di juza ancora più belle |
| inviato il 21 Novembre 2025 ore 13:29
Insomma va detta una cosa .... alla fine bisogna saper far foto... Mai letto una recensione del padrone di casa Juza che non fosse corredata da foto tecnicamente ottime ( lasciamo stare piacciono non piacciono) a me piacciono. Quindi non si tratta di lisciare il pelo a qualcuno ma di evidenziare che il problema e di chi le usa, quando si sentono lamentele....e non va qui e non va la e c'e' rumore ,e' mossa ....file orrendi..... Naturalmente dal mio commento escludo tutti gli utenti di questo forum |
| inviato il 21 Novembre 2025 ore 13:34
E' dalla D7200 che Nikon non sbaglia un colpo. Anche i detrattori si sono eclissati. Molto bene. |
| inviato il 21 Novembre 2025 ore 14:08
Grazie della sempre ottima recensione, peraltro ne sto valutando seriamente la possibilità di acquisto, ora entro il black friday (in kit col 24-200 mi pare un'ottima faccenda). Certo che fa un po' impressione leggere di 24 mpx come se fossero una sorta di "minimo indispensabile" , certamente anche tu (come me) ricorderai i tempi in cui tutte le macchine in genere si fermavano sui 12, e poi cominciò il "balzo" a 24 mpx (ad opera della Sony A900) e, prezzo da pagare un rumore terribile già a 1600 ISO, sembravano enormi e infiniti. |
| inviato il 21 Novembre 2025 ore 14:16
“ fa un po' impressione leggere di 24 mpx come se fossero una sorta di "minimo indispensabile" Sorriso, certamente anche tu (come me) ricorderai i tempi in cui tutte le macchine in genere si fermavano sui 12, e poi cominciò il "balzo" a 24 mpx (ad opera della Sony A900) e, prezzo da pagare un rumore terribile già a 1600 ISO, sembravano enormi e infiniti. „ Vero, ma d'altra parte la tecnologia avanza e quando provi sensori da 40, 50 o 60 megapixel, poi "tornare" a 24 sembra davvero di averne pochi ;-) Perlomeno se si ritaglia... altrimenti 24MP sarebbero già ottimi per quasi tutto. Però poter ritagliare tanto dà veramente una marcia in più - è un po' come avere un telencoverter 1.4X o 2X sempre a disposizione |