Recensione Fujifilm X-E5
Recensione Fujifilm X-E5, testo e foto by
Juza. Pubblicato il 03 Settembre 2025; 20 risposte, 3866 visite.
La Fujifilm X-E5 riporta alla vita la serie X-E, dedicata a modelli molto compatti e leggeri ma, a differenza della X-M, dotati di mirino. Rispetto alle precedenti fotocamere di questa serie, che si collocavano in fascia relativamente entry level con prezzi attorno ai 900 euro, la X-E5 fa un notevole step-up sia in termini di caratteristiche che di prezzo (che va quasi a raddoppiare, raggiungendo i 1600 euro). Vi racconto le mie impressioni dopo un paio di mesi di utilizzo!

Che cos'è la X-E5?
Questa fotocamera è essenzialmente una X100VI a ottiche intercambiabili: rispetto alla sua "gemella" con obiettivo fisso, è quasi identica sia per dimensioni che per disposizione dei controlli, con le uniche differenze del mirino digitale al posto di quello ibrido ottico/elettronico della X100VI e dell'aggiunta della ghiera per le simulazioni pellicola.
Il corpo è compatto e leggero e ha il classico look "vintage" di Fujifilm; è disponibile sia con finitura argento che nero. Le ghiere dei tempi di scatto e della compensazione sono ben dimensionate e permettono di avere immediato controllo su questi parametri; i pulsanti sono molto piccoli come su tutte le Fuji e un po' scomodi per chi ha mani grandi, ma col tempo ci si fa l'abitudine.
La costruzione, in parte in plastica, permette di ottenere la notevole leggerezza che la rende quasi tascabile, in abbinamento con un pancake; per contro dà un feeling meno "premium" di quanto ci si possa aspettare da una fotocamera di questa fascia di prezzo (anche se poi nell'uso sul campo si è dimostrata robusta, ha ben sopportato i maltrattamenti del mio viaggio in Marocco).

Fujifilm X-E5, Fujifilm XF 56mm f/1.2 R WR, 1/750 f/1.2, ISO 800, mano libera. Nella calda e arida Marrakech, la rottura di una grossa tubatura dell'acqua ha completamente allagato la strada, creando questa insolita scena. Scattando con la fotocamera a mezzo busto, utilizzando lo schermo snodato come se fosse un mirino a pozzetto, ho potuto fotografare in modo meno "intrusivo", cogliendo la scena nella sua sponteneità e naturalezza.
La ghiera della simulazioni pellicola è ormai diventata un elemento distintivo di Fujifilm; sulla E-5 ha uno stile particolarmente accattivante, grazie al design semi-nascosto all'interno del corpo macchina abbinato a una finestrella trasparente. Ovviamente, ha senso solo per chi scatta in JPEG o per chi vuole un raw con un preset colore "già pronto"; per chi preferisce post produrre in modo più personalizzato i raw ha poco senso, e qui penso che Fuji avrebbe potuto dare la possibilità di riconfigurarla per altri utilizzi (io ad esempio la sfrutterei per gli ISO).
Un'importante aggiunta rispetto alla precedente X-E4, oltre ovviamente al sensore da 40MP contro i precedenti 26, è la stabilizzazione d'immagine, una caratteristica apprezzatissima che sopperisce alla mancanza di stabilizzatore su buona parte delle ottiche APS-C in commercio.
Lo schermo è di tipo semi-snodato (si può solo alzare); io preferisco quello totalmente snodato presente sulla X-M5 e altri modelli Fuji.

Fujifilm X-E5, Fujifilm XF 56mm f/1.2 R WR, 1/640 f/4.0, ISO 800, mano libera. In questo caso abbiamo invece uno scatto posato: ho scambiato due chiacchiere con le ragazze, che mi avevano colpito fin da subito per i colori dei loro abiti e il contrasto con lo sfondo in ombra, e ci siamo accordati per un mini-shooting. La X-E5 si dimostra ottima sia nel dettaglio che nella riproduzione delle tonalità. Qualità d'immagine La Fujifilm X-E5 utilizza l'ormai ben rodato sensore APS-C da 40 megapixel, introdotto da Fujifilm nel 2022 con la X-H2 e gradualmente portato su tutta la gamma APS-C Fuji, ad eccezione delle "economiche" X-M5 e X-S20.
Non sto a ripetere i test sulla qualità d'immagine, identica a tutti gli altri modelli che montano questo sensore, e di cui potete trovare un'analisi dettagliatissima nella
Recensione Fujifilm X-H2 ; riassumendo, la risoluzione è la migliore che esista in ambito APS-C (era così nel 2022 ed è ancora oggi insuperata); gamma dinamica e resa agli alti ISO mostrano l'ovvia penalizzazione di un po' più rumore per via della risoluzione 40 MP, che però sparisce se ridimensioniamo a 24 MP per un confronto alla pari con altre APS-C.

In termini di diffrazione, fino a f/8 non ci sono grossi problemi; f/11 mostra un po' di diffrazione ma è ancora utilizzabile, mentre eviterei i diaframmi da f/16 in poi. Non è presente il pixel shift che invece troviamo sulla X-H2; quest'ultimo però, pur portando qualche beneficio, nella pratica è ben poco utilizzabile.
Rispetto ai risultati e alle analisi del 2022, quello che è cambiato è la disponibilità dei nuovi software di riduzione rumore via AI, che ampliano notevolmente l'utilizzabilità di questo sensore: se in passato scattare a sensibilità come 1600, 3200 o 6400 ISO significava fare visibili compromessi (piuttosto grandi a 3200 o 6400), adesso possiamo spingerci a queste sensibilità anche con un 40MP APS-C mantenendo una qualità più che buona.

Fujifilm X-E5, Fujifilm XF 16-55mm f/2.8 R LM WR II a 55mm, 1/160 f/5.6, ISO 400, mano libera. Il Marocco è un vero caleidoscopio di colori; in questa scena avevo notato l'abbinamento tra l'abito giallo e l'azzurro dei muri, e poi mi è piaciuto come ciascuno fosse immerso nei suoi discorsi, senza guardare in-camera. Ho scattato sempre in RAW e ho poi personalizzato i colori in post produzione, cercando tonalità vivide, quasi in "stile Velvia"; per chi le volesse ottenere direttamente in-camera... ovviamente la X-E5 tra le simulazioni pellicola ha anche la Velvia, forse la pellicola più famosa di Fujifilm!
Sul campo
Come al solito, la disposizione dei controlli di Fujifilm, con una logica molto diversa da quella degli altri marchi, ha richiesto un po' di pratica per farci l'abitudine; una volta che è diventata familiare si è dimostrata un ottimo strumento di lavoro.
Ho scattato sempre in priorità diaframma, regolando il diaframma dall'obiettivo e gli ISO con la rotella frontale; osservando le foto noterete spesso l'utilizzo di sensibilità intermedie (125, 160, 500, 2000 ISO, ecc) che solitamente non utilizzo: non è una scelta voluta ma la conseguenza di non poter escludere queste sensibilità (che considero inutili) dalla gamma dei valori ISO. In ogni caso, non è un grosso problema, anche se preferirei regolare la sensibilità a passi di 1 stop in modo da poter cambiare più rapidamente gli ISO.

Fujifilm X-E5, Fujifilm XF 56mm f/1.2 R WR, 1/4000 f/1.2, ISO 160, mano libera. Ancora una volta, il colore è protagonista della scena. In questa foto ho scattato col 56mm F1.2 per ottenere la massima separazione dallo sfondo e ho sfruttato lo scatto a raffica per cogliere l'istante perfetto.
Ho apprezzato immensamente la risoluzione del sensore: i 40 megapixel fanno veramente una differenza decisiva; mi hanno permesso di fare forti ritagli che altrimenti sarebbero stati impossibili. La resa agli alti ISO, come già detto, è ora molto più utilizzabile grazie al denoise AI: ci troviamo quindi con una APS-C con enormi potenzialità.
L'autofocus è molto buono, anche se non infallibile; l'ho utilizzato quasi sempre in modalità riconoscimento dell'occhio e con AF continuo e ha azzeccato buona parte delle foto, mostrando qualche limite solo nelle situazioni più difficili (forte contrasto, buio).
Lo stabilizzazione è a mio parere una caratteristica fondamentalmente; in questo viaggio mi ha permesso di scattare sempre a mano libera e, pur avendo il treppiede, non l'ho utilizzato.
La leggerezza e le dimensioni compatte della X-E5 sono altre caratteristiche che ho apprezzato; l'ho tenuta a tracolla per intere giornate senza mai sentirne il peso. L'ho utilizzata sotto la pioggia (incredibilmente piove anche in Marocco!), in zone sabbiose e polverose, sballottata nello zaino, e non ha avuto nessun problema. Ovviamente servirebbero anni di utilizzo per dare una valutazione definitiva sulla robustezza, ma la prima impressione è positiva.

Fujifilm X-E5, Fujifilm XF 16-55mm f/2.8 R LM WR II a 47mm, 1/800 f/2.8, ISO 400, mano libera. Le città del Marocco sono piene di gatti: anche loro sono soggetti fotogenici a cui ho voluto dedicare qualche scatto. Per fare questa ripresa rasoterra ho sfruttato ancora una volta lo schermo inclinabile della X-E5; quasi tutte le foto del viaggio sono state realizzate inquadrando con lo schermo, mentre il piccolo mirino ha senso solo come opzione di ripiego (per chi utilizza molto il mirino, la X-T5 è sicuramente un'opzione migliore). Lo schermo snodato è sempre una caratteristica che considero fondamentale e anche in questo viaggio mi è stato di grande aiuto, permettendo di fotografare dando un po' meno nelll'occhio.
Conclusione La Fujifilm X-E5 combina un'ottima qualità d'immagine (per una APS-C) con un elegante corpo in stile rangefinder, stabilizzazione sul sensore e un buon set di funzionalità; come tutte le Fuji, acquistare una fotocamera di questo marchio significa anche avere a disposizione il miglior parco ottiche APS-C attualmente sul mercato, dato che nessun altro brand ha dedicato tante risorse allo sviluppo di questo formato.
Per contro, il prezzo è certamente elevato, anche se questo è ormai lo standard Fuji: tutti i modelli sono stati spostati in una fascia più "di lusso"; sta a ciascuno valutare se, per i propri gusti e budget, la X-E5 è la scelta giusta.
La Fujifilm X-E5 è disponibile a circa
1550 euro su Amazon (solo corpo), o attorno ai 1800 euro in
kit X-E5 + 23mm F2.8.
(JuzaPhoto è affiliato Amazon e riceve una piccola commissione che contribuisce a sostenere il sito, se l'obiettivo viene acquistato tramite questi link: vi ringrazio!) 
Fujifilm X-E5, Fujifilm XF 56mm f/1.2 R WR, 1/640 f/1.2, ISO 160, mano libera. Nonostante i pixel molto piccoli, il sensore APS-C da 40MP ha una buona gamma dinamica che mi ha permesso di avere buoni risultati anche in scene di forte contrasto come questa, scattata tra le vie di Essaouira.

Fujifilm X-E5, Fujifilm XF 16-55mm f/2.8 R LM WR II a 50mm, 1/40 f/11.0, ISO 400, mano libera. Lo stabilizzatore sul sensore è stato fondamentale per portare a casa questo scatto a mano libera con tempo molto lento. Risposte e commenti
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| inviato il 03 Settembre 2025 ore 11:15
Grazie Juza per questa interessante recensione. Possiedo la X-E5 da qualche giorno e ne sono molto soddisfatto. Ovviamente, le tue esperienze sul campo di fotografo professionista sono certamente più probanti delle mie percezioni di fotoamatore e mi sono molto utili. Compimenti per il tuo reportage dal Marocco, foto davvero molto belle. |
| inviato il 03 Settembre 2025 ore 11:37
La macchina è molto interessante, ma il prezzo mi sembra troppo elevato per un' Aps-c, anche se di un certo pregio (penso dovrebbe stare intorno ai 1000€). |
| inviato il 03 Settembre 2025 ore 11:55
La macchina comunque si trova intorno ai 1300 euro, comunque il corpo non doveva essere tutta in metallo? e altra cosa il mirino come è ? utilizzabile o no? |
| inviato il 03 Settembre 2025 ore 12:01
“ comunque il corpo non doveva essere tutta in metallo? „ è in parte in metallo (la calotta superiore e immagino la struttura interna) e in parte in plastica (tutto il rivestimento nero, ghiere e pulsanti). “ e altra cosa il mirino come è ? utilizzabile o no? „ utilizzabile in caso di necessità, ma se scatti principalmente col mirino molto meglio la X-T5. |
| inviato il 03 Settembre 2025 ore 12:05
Grazie mille, allora aspetto un xpro voglio una range finder con mirino utilizzabile |
| inviato il 03 Settembre 2025 ore 14:54
Ottima analisi, anche se è un peccato il prezzo che l'avvicina alla X-t5. Dovendo acquistare un quarto corpo fuji, non so se prenderei una seconda x-t5 o questa qui... |
| inviato il 03 Settembre 2025 ore 16:32
Non parli del mirino perchè evidentemente lo usi poco.. è il solito buco della serratura con ingrandimento 0.62x praticamente indecente su qualsiasi macchina inconcepibile in una da oltre 1500 euro! fa ridere solo a guardarlo |
| inviato il 03 Settembre 2025 ore 17:26
Juzza, tanti complimenti per il bel racconto carico di empatia, dote non comune oggidì, per la capacità di sentire "oltre l'apparenza" anche se in realtà è tutto sotto la luce del sole, basta andare a cercarlo, ed è lì la capacità umana oltre la tecnica. La tecnica è lo strumento per raggiungere il fine, deve permetterti di raggiungere lo scopo senza intralci. Grazie ed applausi! PS un mezzo pensierino sull' E-5 ce lo sto facendo anch' io...vedremo. |
| inviato il 04 Settembre 2025 ore 0:31
“ gamma dinamica e resa agli alti ISO mostrano l'ovvia penalizzazione di un po' più rumore per via della risoluzione 40 MP, che però sparisce se ridimensioniamo a 24 MP per un confronto alla pari con altre APS-C. „ Una domanda forse sciocca, ma come si ridimensiona a 24 MP la risoluzione del sensore? |
| inviato il 04 Settembre 2025 ore 9:11
In macchina solo sul jpg. In post produzione riduci il lato maggiore. Non è previsto nel raw risoluzione regolabile |
| inviato il 04 Settembre 2025 ore 9:33
“ Non parli del mirino perchè evidentemente lo usi poco „ veramente ne ho parlato, ma chi commenta l'articolo lo ha letto?! Ho scritto: quasi tutte le foto del viaggio sono state realizzate inquadrando con lo schermo, mentre il piccolo mirino ha senso solo come opzione di ripiego (per chi utilizza molto il mirino, la X-T5 è sicuramente un'opzione migliore). “ Juzza, tanti complimenti per il bel racconto carico di empatia „ Grazie :-) “ ma come si ridimensiona a 24 MP la risoluzione del sensore? „ In post produzione, riducendo le dimensioni del lato lungo a 6000px. Ovviamente ha senso solo ad altissimi ISO ;-) |
| inviato il 04 Settembre 2025 ore 9:38
“ La macchina comunque si trova intorno ai 1300 euro „ dove? |
| inviato il 04 Settembre 2025 ore 12:43
La trovo una macchina eccellente per chi vuole fare street... D'altra parte penso non la comprerei. Andrei su xt-5. La differenza di dimensioni alla fine è minima e le ottiche uguali |
| inviato il 04 Settembre 2025 ore 12:58
"veramente ne ho parlato, ma chi commenta l'articolo lo ha letto?" Ne parli nella descrizione di una foto.. comunque la mia è una critica al mirino non alla recensione Quella del mirino probabilmente è una mia fissa però mi dispiace che Fujifilm non curi questo aspetto Potrei anche capire (ma non giustificare) la serie XE con il mirino laterale.. anche se poi per esempio Sony nelle serie 6000 ha un mirino da 0.70.. Il fatto è che Fuji adotta lo stesso mirino anche nelle nuove XT50 XS20! questi modelli hanno il finto pentaprisma e c'è tutto lo spazio per un mirino più grande |
| inviato il 04 Settembre 2025 ore 19:47
per me resta assurdo il prezzo, fuori di testa proprio |