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Una fiaba nel Gorski Kotar


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Una fiaba nel Gorski Kotar, testo e foto by Conte Marcobi. Pubblicato il 23 Agosto 2017; 29 risposte, 21427 visite.


C'era una volta un grandissimo appassionato di orsi... e ogni primavera ed estate impazziva per trovare un po' di tempo per scappare nei posti fiabeschi dove, per la prima volta qualche anno addietro, li aveva avvistati, imbattendosi quasi per caso in un esemplare, a circa 70 mt, che gli aveva subito fatto capire che il suo 70-300 Sigma APO era un obiettivo del tutto inefficace per quel genere di fotografia...

Questo posto incantato era la Croazia, nazione conosciuta, specie in Italia, per le splendide isole e scogliere e per le località di mare. Terra - paesaggisticamente parlando - ricca di panorami, altopiani e vette che s'incastrano da nord e sud, spesso a strapiombo sul mare o che digradano dolcemente sino alle spiagge e scogliere.

Arriva cosi l'estate 2017 e dopo una settimana in Calabria, il 12 Agosto finalmente si parte per la Croazia, nazione che amo particolarmente per questioni personali.
Ho passato 2 anni fantastici sulla riviera di Opatjia, dove ho vissuto per lavoro ed è qui che ho trovato la compagna di vita.

Da circa 5 anni frequento questi luoghi ed è qui che la passione per la fotografia naturalistica è sbocciata, nel Gorski Kotar.

I Gorski Kotar è un altopiano che si estende tra Fiume e Karlovac, nella cosiddetta Croazia Continentale, ricoperto di boschi fittissimi, per quasi il 70%, interrotti da vallate e radure stupende.

Il 13 agosto sono già "operativo" nel Gorski Kotar, insistendo in una zona, chiamata Matic Pojana, con un'altissima densità di orsi.

Per giorni, mattina e pomeriggio, insisto con appostamenti in posti stragegici dove è evidente il passaggio di orsi, alternandoli con giri in auto su sterrati dove sovente ho incontrato orsi al tramondo, gli orsi sembrano spariti.

La cosa stranissima è che sembra sparita tutta la fauna, nessun animale, neanche un capriolo. Solo qualche averla da fotografare sugli steli secchi.

Mi lascio tentare anche dai capanni organizzati in Slovenia, sono in astinenza da orsi e, essendo anche io un po' orso, divento intrattabile.

La mia non è più una passione, da qualche anno è quasi un'ossessione.
Così il 21 sera tento la via piu' facile, la Slovenia ma l'unico capanno a non vedere orsi, il mio.
Il gestore, un ragazzone molto buono che ormai conosco da un po' di anni, senza farmi pagare un euro, mi ristora con una buonissima zuppa di cavolo, mi da una camera per dormire qualche ora e mi offre la seconda possibilità al mattino seguente: zero orsi anche al mattino.

Levataccia delle 4:00 vana.

Rientro allora in Croazia e si riaccende il ricordo dell'anno precedente, quando un postino croato con la passione della fotografia mi fece incontrare un fantastico esemplare di orso a pochi metri, al punto da doverci sdraiare per terra.
Lo faccio chiamare dalla mia compagna (non parla italiano ne inglese, le ns comunicazioni operative son fatte di gesti e segnali di intesa) e in poco tempo organizziamo un'uscita nel pomeriggio, destinazione di nuovo Gorski Kotar.

Il mio compagno di avventure è un signore croato, 60 anni circa, pelato, somiglia al tenente Kojak, con la passione per la fotografia naturalistica ma evidentemetne senza molti mezzi, perché possiede una canon d'annata e un vecchio pompone canon che però fa il suo mestiere egregiamente!

Ha una Volkswagen GOLF prima serie, non so più neanche individuare l'anno, color verde scuro pastello e i finestrini bloccati.

Riesce pur non avendo una 4x4 ad arrivare ovunque tra le montagne, potrei testimoniarlo! Diverse volte ho avuto il timore di non farcela e invece.... ci ha portati ovunque.
E quante occasioni fotografiche ha questo postono...!

L'anno scorso mi fece vedere la foto, fatta con il cellulare, di una lince durante il risveglio, fatta dal finestrino dell'auto ai bordi di una di queste strade sterrate che si inerpicano sugli altopiani e dalle quali si aprono le vie impraticabili per i mezzi a due ruote motrici che portano ai capanni di caccia.
Non è un tipo che racconta storielle...

Ci trovavamo nell'esatto punto da dove l'aveva fotografata, mi fece vedere la pietra su cui era posata la lince che era facilmente riconoscibile sulla foto.
Certo, chi frequenta questi posti magici quasi ogni giorno ed è appassionato naturalista, ha veramente tutto ciò che desidera.

Sono le 16.50, il nostro appuntamento è al solito di fronte un piccolo Hotel della zona; carico l'attrezzatura nella sua Golf tuttofare e prendiamo una strada sterrata, che percorriamo per circa mezzora, rigorosamente coi finestrini abbassati e la nikon d500 con il 70-200 2.8 "armato" e pronto a sparare.

Ci fermiamo e parcheggiano ai bordi delo sterrato, espletiamo i ns brevi bisogni fisiologici, perché poi gli orsi ci fiuterebbero se li facessimo nei pressi dell'appostamento e cominciamo a camminare.

Per fortuna il tragitto è breve, circa 10 minuti, io ho qualche ora di sonno la notte precedente, quindi sono cotto, mi trascino a stento e sulle spalle, tra corpi, 500, obiettivi, cavalletto, seggiolino, etc, ho piu di 22 chili.

Dopo una depressione stupenda, che lui mi mostra orgoglioso facendomi a gesti (ve li risparmio ma meriterebbero di esser visti) capire che sia ricovero invernale di orsi, si apre una vista meravigliosa.

Ci appostiamo ai margini di una radura che si apre nel bel mezzo del fitto di abeti altissimi e faggi, appena usciti dal bosco, piazzando i nostri cavalletti e seggiolini tra i cespugli; la luce è stupenda.

Al margine destro, nascosto tra gli alberi c'è un dispenser automatico di granturco; è evidente che qui cacciano i caprioli.

Dopo un'oretta, davanti a noi compare una piccola volpe stupenda, che al primo click della ns reflex, alza lo sguardo, ci mira ma sembra indifferente, continua a sgranocchiare qualcosa tra l'erba, tenendoci d'occhio.

Ho fotografato volpi piu belle, con pelliccia invernale e da molto più vicino, ma questa nel verde della radura che ci guarda attenta mentre continua a "pascolare" è fantastica.




L'atmosfera sembra fiabesca, la volpe continua a mangiucchiare tra l'erba come fosse una pecorella.

Ad un certo punto, tira su il naso, fiuta qualcosa, ci guarda concedendoci il tempo di fare un ultimo scatto e scappa via velocemente verso destra.

In un primo momento crediamo fosse "colpa" della raffica della mia d500, ma d'altronde... hai una volpe a 15 mt e non scatti?!

E invece...

A questo punto, dopo 2 minuti, a 7-8 metri da noi, sulla sinistra, un calpestío di rami subito atttira la nostra attenzione e dal bosco compare un maschio di orso.

Brividi! Finalmente, la mia astinenza si placa.

Fa qualche passo verso il centro della radura, avvicinandosi inavvertitamente, senza vederci.
Il cuore è in gola e sembra scoppiare per i battiti, ogni volta la stessa emozione.

Avanzando, si accorge di noi, accovacciati alla sua destra.
Ce lo abbiamo a 5-6 metri, al punto da non farlo entrare tutto nel mio 500 e per paura di reazioni scomposte, evito di impugnare la D500 con il 70-200 che ho su una foglia per terra.

Abbassa il muso, come un cane impaurito, ritorce il collo indietro e indietreggia di 20 metri.


Rimane immobile, dietro un piccolo alberello il cui ramo gli copre neanche le pulci che ha sul naso, guardandoci.

Sono animali selvatici e pericolosi, non in quanto orsi ma bestioni di almeno 80 kili, sono molto piu orraacibili e aggressivi i pinger nani per quel che è la mia esperienza!




Dopo qualche minuto, fa il giro più largo e si dirige a muso basso verso il centro della radura.




Facciamo allora qualche scatto e al click delle reflex, si alza in piedi.




Si riabbassa e prosegue, questa volta tenendoci d'occhio.

Trova anche il tempo di trovare un po di fresco rotolandosi nella terra.

Io e il mio compagno d'avventura 60 enne a questo punto pensiamo subito al dispenser di granturco... e invece no, ci sorprende quello che sta per fare.

Punta un alberello al centro della radura e comincia con lo show...

E' il momento della grattatina!

Dapprima rimanendo sulle quattro zampe, l'albero si piega un po', poi si alza in piedi, appoggia la schiena sul tronco e via....





Ci concede qualche altro scatto, sono passati circa 10 minuti da quando è apparso.

Per quello che mi riguarda, potrebbe anche esser finita qui la serata, dopo 8 giorni finalmente ORSI!

Invece no... sono le 19.30 circa e ila radura magica ci stupisce ancora: una famigliola di caprioli appare sulla sinistra.





Dopo qualche click, si diradano e spariscono tra gli alberi, emettendo il loro classico verso che sembra l'abbaiare di un cane, avvisando tutti del pericolo.

Manca un quarto d'ora alle 20.00, sentiamo dietro di noi muoversi nel fitto del bosco qualcosa, passi leggeri, lenti. Non riusciamo a capire questa volta quale animale possa essere. Troppo lento per essere un capriolo, troppo leggero per essere un orso.

E invece.... dopo qualche minuto, sulla destra ci spunta lui... un altro esemplare maschio, diverso da quello precedente.




La luce ormai è quasi del tutto esaurita, riusciamo a fare un solo scatto.

Al click ci guarda e scappa via nel bosco.

Il Gorski Kotar, questa fiaba ininterrotta, mi ha regalato le ennesime emozioni indimenticabili.

Spero che, anche solo un po', vi arrivino...

P.S. gli orsi sono tutto sommato animali pericolosi, perché imprevedibili come tutte le speci selvatiche. Al 99,9% scappano via alla vista dell'uomo o a solo fiuto o rumore, ma vi sconsiglio di fare da soli quello che faccio io. Il coglione sono io non loro.






Risposte e commenti


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avatarjunior
inviato il 24 Agosto 2017 ore 11:43

gran bell'Articolo, mi hai tenuto incollato dal''inizio alla fine con le parole e con i tuoi splendidi scatti.
Si viene sempre ripagati dei sacrifici che si fanno ;-)

avatarjunior
inviato il 24 Agosto 2017 ore 12:15

Gran bella esperienza sicuramente, le foto sono belle soprattutto perché " autentiche", con l'adrenalina del contatto diretto con gli animali, senza capanno o barriere. Complimenti. Mauro

avatarjunior
inviato il 24 Agosto 2017 ore 18:43

Grazie per il tempo dedicato e per averlo letto tutto.

Marco

user117231
avatar
inviato il 24 Agosto 2017 ore 19:08

Fermi a terra a 5 / 6 metri da un orso...
e se gli fosse venuta voglia di darvi la caccia, che avreste fatto ?
Per quanto ne so...
non potevate scappare perchè l'orso è più veloce dell'uomo.

Spero per voi che vi siate trovati dentro l'automobile.
Non ci si può permettere di sbagliare qualcosa quando hai un orso a pochi metri.
Credo...Eeeek!!!

avatarjunior
inviato il 24 Agosto 2017 ore 19:22

No, eravamo tra i cespugli.

Se ci fosse succeso qualcosa.... L'ho scritto in chiusura.

1) Non farlo mai da soli, ma sempre con una persona che è esperta e del posto
2) E' rischioso, se ci fosse successo qualcosa, colpa sempre ed esclusivamnente nostra.
3) Facciamo un sondaggio: quante persone all'anno muoiono in europa per un orso e quante perché vanno in bicicletta?

Io li vedo e li incontro da 5 anni, non mi è mai successo nulla. Ho anche incontrato orsa con cuccioli, ovviamente non a 5-6 metri ma a 30 e me ne son guardato di avvicinarmi.

avatarsenior
inviato il 28 Agosto 2017 ore 11:11

Foto straordinarie, specie la grattatina e racconto avvincente: bravo!!! Sorriso

avatarsupporter
inviato il 31 Agosto 2017 ore 10:52

Complimenti per tutto ;-)

avatarjunior
inviato il 01 Settembre 2017 ore 22:10

Complimenti bella avventura

avatarsenior
inviato il 02 Settembre 2017 ore 7:13

Mamma mia che emozione ! Si percepisce tutta la passione che ci metti in questa tua attività.
Ottime immagini completate da un bel testo !

avatarjunior
inviato il 02 Settembre 2017 ore 14:05

Direi che le emozioni le hai trasmesse molto bene...
Bell'articolo e grazie per la condivisione

avatarjunior
inviato il 04 Settembre 2017 ore 23:12

Grazie a voi tutti per aver dedicato tutto questo tempo nella lettura.

avatarsenior
inviato il 14 Settembre 2017 ore 21:25

Un racconto coinvolgente ed emozionante corredato da splendide immagini. Grazie per averlo condiviso rendendoci partecipi di questa bellissima avventura.
P.S.: Proprio in questi giorni sto leggendo il libro "In nome dell'Orso" di Matteo Zeni; un testo che mi sento di suggerire a tutti coloro che vogliano approfondire il tema "Orso".

avatarjunior
inviato il 14 Settembre 2017 ore 23:27

Grazie mille, lo comprero' presto, divoro tutto ciò che è materia ORSI.

avatarjunior
inviato il 17 Settembre 2017 ore 0:56

Bellissimo racconto e fantastici scatti: me li sono bevuti tutti d'un fiato.....grazie per le emozioni che ci hai raccontato
un saluto
Riccardo

avatarjunior
inviato il 23 Settembre 2017 ore 2:36

Scatti meravigliosi . Appena tornata dalla Slovenia . La mia prima volta a contatto con gli orsi . Capisco la tua ossessione . Grazie per aver condiviso le tue emozioni e le tue immagini .





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