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Nuovo Panasonic Leica 12mm f/1.4 Asph


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avataradmin
inviato il 14 Giugno 2016 ore 8:13

Panasonic ha annunciato il Panasonic Leica 12mm f/1.4 Asph, un grandangolo luminoso per formato micro-4/3, equivalente a un 24mm su fullframe.

Caratteristiche tecniche : www.juzaphoto.com/recensione.php?l=it&t=panasonic_leica_12_f1-4

Anteprima su Dpreview : www.dpreview.com/news/8715144802/hands-on-with-new-panasonic-leica-sum




avatarjunior
inviato il 14 Giugno 2016 ore 8:59

Molto interessante... L'unico neo è che si sovrappone al piccolo e bene riuscito m.zuiko 12 f/2.

avatarsenior
inviato il 14 Giugno 2016 ore 9:20

Probabilmente l'altro neo ... sarà il prezzo Confuso

avatarsenior
inviato il 14 Giugno 2016 ore 9:24

L'unico neo è che si sovrappone al piccolo e bene riuscito m.zuiko 12 f/2


Che a sua volta è "cannibalizzato" in casa dal luminoso 12-40mm f/2.8. Questo 12mm Panasonic ha il pregio di ristabilire le distanze di luminosità tra fissi e zoom.

avatarsenior
inviato il 14 Giugno 2016 ore 9:37

Credo anch'io che l'unico neo, considerando come Leica faccia pesare il suo nome, sia il prezzo.

Passerà i 1000 euro, vedrete. Confuso

Sulla qualità ottica ci sarà poco da discutere, invece: così come c'è poco da discutere sul sistema m4/3 che si avvia ad essere davvero completo.

avatarjunior
inviato il 14 Giugno 2016 ore 9:59

Per uso paesaggistico tradizionale una volta chiuso Il diaframma dubito che ci sara' un abbisso rispetto allo Zuiko 12 ma anche rispetto al Samyang 12... Detto cio' le sue doti di luminosita' lo dovrebbero relegare come scelta ottimale per coloro che vogliono sperimentare l'astrofotografia e le lunghe esposizioni. Ma questo tipo di esposizione e di foto non mi pare che sia il campo in cui Il sensore m4/3 dia il meglio o sbaglio?
Il prezzo sara sicuramente salato.

avatarsenior
inviato il 14 Giugno 2016 ore 10:23

Bello ed enorme come il suo parente strette 42,5 1,2.....


Arghhhh

avatarsenior
inviato il 14 Giugno 2016 ore 10:23

No, si riescono a fare ottime cose grazie alle funzioni della macchina.

Chiaro che questa è una lente a vocazione "notturna" o da interni.


avatarjunior
inviato il 14 Giugno 2016 ore 10:32

A me sembra che si distacchi nettamente dallo zuiko per dimensioni e luminosità, per il prezzo non ne parliamo non è ancora uscito ma la fascia di prezzo è già chiara.

avatarsenior
inviato il 14 Giugno 2016 ore 13:48

Per quanto sia bella e coperta da marchio Leica a mio avviso se costasse un 1000llino di euri sarebbe veramente troppo per un ottica m4/3

avatarsupporter
inviato il 14 Giugno 2016 ore 13:48

Detto cio' le sue doti di luminosita' lo dovrebbero relegare come scelta ottimale per coloro che vogliono sperimentare l'astrofotografia e le lunghe esposizioni.


Per quell'utilizzo penso regalerà belle soddisfazioni.

Ma questo tipo di esposizione e di foto non mi pare che sia il campo in cui Il sensore m4/3 dia il meglio o sbaglio?


Direi che anche nelle notturne il sistema Micro 4/3 se la cava egregiamente con la giusta posto produzione (puoi vedere le ultime foto che ho pubblicato per farti un'idea), peraltro necessaria per quel genere di foto.

Certo, pesi, dimensioni e prezzo tutti da valutare e, come avete detto, il rivale Olympus ha molte frecce al suo arco.


user3736
avatar
inviato il 14 Giugno 2016 ore 13:57

Si accorciano le distanza dal formato pieno...ora focali corte per reportage come il matrimonio sono ben fruibili...permettono iso bassi e finalmente un minimo di stacco dei piani in grandangolo

avatarsenior
inviato il 14 Giugno 2016 ore 14:33

le sue doti di luminosita' lo dovrebbero relegare come scelta ottimale per coloro che vogliono sperimentare l'astrofotografia e le lunghe esposizioni. Ma questo tipo di esposizione e di foto non mi pare che sia il campo in cui Il sensore m4/3 dia il meglio o sbaglio?

sbagli ;-)
Faccio astrofotografia da qualche anno con m4/3 senza alcun problema e dobbiamo distinguere il caso dell'astrofotografia vera e propria di oggetti astronomici (focali lunghe) dal fotografia notturna di paesaggio (grandangolari).
Nel caso dell'astrofotografia di oggetti astronomici è prassi mediare numerosi scatti per incrementare il guadagno e con esso il rapporto segnale/rumore. In parole povere, se io medio 10 scatti a iso 1600, otterrò uno scatto finale con rumore equiparabile ad uno scatto a iso 160. Gli astrofotografi sono abituati a mediare numerosi scatti, per cui una m 4/3 non darà risultati molto differenti da quelli di formati maggiori solo aumentando il numero degli scatti mediati. Per mantenere anche un'elevata gamma dinamica e profondità di colore, io consiglio comunque di restare su iso 800 o anche iso 400, aumentando di conseguenza l'esposizione. Stando alle misurazioni DXO, una Olympus E-M5 II a iso 400 garantisce profondità di colore migliore di una Nikon D810 a iso 800 (22,1 vs 21,8 bits) e circa uguale rapporto segnale/rumore (36,5 vs 36,8 dB). Basterà quindi contenere la sensibilità per pareggiare le prestazioni della fotocamera che attualmente è prima nel ranking delle fotocamere, compensando con l'esposizione. E parliamo OVVIAMENTE, di fotocamera su montatura equatoriale, che ci svincola dai limiti sui tempi di esposizione. Il vero salto di qualità in astrofotografia lo si fa, invece, con la fotografia R-G-B, in cui si utilizza una camera b/n con filtri monocromatici rossi, verdi e blu, per poi sommare i singoli canali manualmente in post produzione, evitando i problemi della demosaicizzazione che su soggetti puntiformi come le stelle sono particolarmente deleteri.
Parlando, invece, di fotografia notturna di paesaggio, possiamo anche fare a meno della montatura equatoriale. In questo caso, e solo in questo caso, è molto utile una lente grandangolare di apertura generosa come il nuovo Panansonic 12 mm in oggetto, in quanto riuscirò ad evidenziare le strutture della Via Lattea in un tempo minore, evitando le fastidiose (in questo caso) startrails. Ci sono però dei contro ad utilizzare una lente di apertura generosa sul cielo stellato: primo, le stelle tendono a perdere di puntiformità a diaframmi aperti e, secondo, le aberrazioni cromatiche si fanno sentire alla grande, essendo le stelle la classica situazione che mette in crisi sensori e lenti (grossa discontinuità tra luce e buio sulla scena). Occorrerà oltretutto scattare anche una foto a diaframma chiuso per avere a fuoco tutto il paesaggio. Anche nel caso di fotografia notturna di paesaggio, quindi, invece che investire i soldi in una lente luminosa, io li investirei piuttosto in un sistema di tracking. In questo caso potremo scattare a diaframmi più chiusi e per tempi più lunghi, ottenendo stelle puntiformi e maggiore dettaglio, senza la necessità di lenti costose e riducendo le aberrazioni cromatiche sulle stelle. In ogni caso si ottiene un risultato decisamente superiore a quello scattato con treppiede fisso.
Ricapitolando: le M4/3 possono fare astrofotografia? SI'
Una lente grandangolare luminosa è necessaria per paesaggistica notturna? SI', ma solo se non ho il tracking, che garantisce risultati migliori anche con lenti "ordinarie"
Tornando al topic della nuova lente Panasonic, naturalmente si tratta di una lieta sorpresa che va ad ampliare il parco lenti M4/3 ma, personalmente, non vedo la necessità di un'apertura del genere su un grandangolare. La vedo più un'apertura utile per la ritrattistica, quindi focali tra il 20 e il 75 mm.

avatarsenior
inviato il 14 Giugno 2016 ore 14:57

Secondo me è molto interessante, anche Canon e Nikon hanno un obiettivo equivalente per Full Frame, quindi non vedo perchè non debba esserci anche per m4/3; bella la ghiera dei diaframmi sull'ottica come per il Nocticron 42.5mm f1.2, peccato che funzioni solo sui corpi Panasonic, speriamo sia tropicalizzato come merita un ottica di tale rango.

avatarsupporter
inviato il 14 Giugno 2016 ore 15:06

Concordo, è meglio che ci sia sempre ampia scelta, anche per soddisfare quei pochi utenti che hanno delle esigenze particolari :-)

Comunque, una bellissima spiegazione Aleziggio! :-)


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