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Recensione Canon 300mm f/2.8 L IS USM II



 
Il Canon 300 f/2.8 è uno dei miei obiettivi preferiti, e costituisce il mio corredo di quattro ottiche assieme al Canon 180 Macro, Canon 24-105 e Sigma 8-16mm. Sulla 7D, equivale a un 480mm f/2.8, e col TC 2x si può ottenere addirittura un 960mm equivalente: più che sufficiente per la maggior parte dei soggetti. Grazie alle dimensioni relativamente contenute e al peso non eccessivo è un obiettivo ideale per chi viaggia, ed è utilizzabile a mano libera. Come potete immaginare, quando Canon ha annunciato la nuova versione del 300 f/2.8 sono stato molto curioso di vedere i miglioramenti fatti in questo già eccellente obiettivo!
 
 

Caratteristiche tecniche (in confronto col precedente 300 f/2.8)


  Canon 300mm f/2.8 L IS USM II (nuovo) Canon 300mm f/2.8 L IS USM (vecchio)
 Lunghezza focale 300 mm 300 mm
 Lenti e gruppi 16 lenti in 12 gruppi 17 elementi in 13 gruppi
 Diaframma 9 lamelle 8 lamelle
 Capacità macro 0.18x 0.13x
 Diaframma massimo f/2.8 f/2.8
 Stabilizzazione Sì, equivalente a 4 stop Sì, equivalente a 2 stop
 Autofocus Motore AF a ultrasuoni Motore AF a ultrasuoni
 Min. distanza di fuoco 2.00 metri 2.5 metri
 Dimensioni 128 (D) x 248 (L) mm  128 (D) x 252 (L) mm
 Peso 2350 g 2550 g
 Tropicalizzazione Sì Sì
 Prezzo 6000 € 4100 €
 Produzione 2011- 1999-2010


 
 

Qualità costruttiva e caratteristiche

Sia il nuovo 300 f/2.8 II che il 400 f/2.8 II sono più leggeri dei loro predecessori; la dieta è stata particolarmente efficace per il grande 400 (da 5.35 kg a 3.85 kg), mentre per il 300 la differenza è solo 0.2 kg, è passato da 2.55 kg a 2.35 kg. Speravo qualcosa attorno agli 1.9 kg del 400 f/4 DO; in ogni caso, ogni riduzione di peso è benvenuta. Che cosa è stato fatto per ottenere questi risultati?  
 
La formula ottica è cambiata da 17 lenti in 13 gruppi a 16 lenti in 12 gruppi; fondamentalmente, Canon ha eliminato le due lenti UD (Ultra-low Dispersion) e ha aggiunto una lente in flourite. Inoltre, l'elemento protettivo frontale (in pratica un filtro protettivo fisso) è stato eliminato nelle nuove versioni del 300 2.8 e degli altri supertele. E' un cambiamento interessante: può aiutare ad ottenere il massimo della qualità d'immagine e a ridurre il peso, ma se si danneggia l'elemento frontale, sarà più costoso da riparare. In genere non è un problema dato che i supertele hanno un grande paraluce che protegge la lente, e in diversi anni di utilizzo del 300 2.8 IS e 600 f/4 IS non ho mai graffiato la lente, quindi la mancanza dell'elemento protettivo nei nuovi tele non mi preoccupa.


 
Nell'illustrazione qui sopra, potete vedere chiaramente le differenze tra la vecchia a nuova versione del 300 f/2.8. Una differenza che invece non è visibile sono i diversi rivestimenti delle lenti: Canon ha applicato nuovi rivestimenti, sia per migliorare la resistenza al flare che quella a pioggia, polvere e altri elementi ambientali.  
 
A parte questo, i due obiettivi sono fisicamente molto simili: il nuovo 300 ha un design leggermente diverso, ma le dimensioni sono fondamentalmente le stesse, con solo 5mm di differenza in lunghezza. Il nuovo 300 2.8, a differenza del precedente, ha un anello per treppiede fisso. Se volete ridurre al minimo peso e dimensioni, potete comunque rimuovere il piede dell'anello, anche se non lo consiglio: anche se avete intenzione di fotografare a mano libera, il piede può essere usato come maniglia per trasportare l'obiettivo.
 
 

Autofocus, stabilizzazione, test MTF

L'autofocus aggiornato aggiunge sia velocità che funzioni. Grazie alla nuova CPU, il nuovo tele promette un autofocus ancora più veloce. Considerando che la minima distanza di messa a fuoco è stata ridotta, non è facile ottenere un risultato del genere: complimenti a Canon se i nuovi obiettivi si dimostreranno veramente più veloci. Dai primi test non ho notato differenze significative, la velocità di messa a fuoco mi sembra pressapoco la stessa della versione precedente, anche se servirà più tempo sul campo per dare un giudizio accurato. Ovviamente viene utilizzato un motore AF a ultrasuoni, ed è presente il full time manual focus, i pulsanti di blocco AF (non li ho mai usati) e il focus preset, un'altra funzionalità che non uso spesso. Un interessante sviluppo è la terza modalità di messa a fuoco che è stata aggiunta: "PF". PF sta per Power Focus, ed è essenzialmente una messa a fuoco manuale attuata tramite il motore AF; permette di avere una messa a fuoco più graduale e fluida durante il video. Quando si imposta il selettore su PF, l'anello del focus preset cambia la sua funzionalità in anello per la messa a fuoco elettronica. Anche se i fotografi non sono interessati da questa funzione, è una bella news per i videomaker.  
 
Una grande novità per i fotografi è che la minima distanza di messa a fuoco è stata ridotta da 2.5 a 2.0 metri, quindi la capacità macro è migliorata da 0.13x a 0.18x. Anche se non è così spinta come il 0.25x del 300 f/4, è già molto migliore della versione precedente, ed è di grande aiuto per fotografare soggetti di piccole dimensioni. Utilizzando il teleconverter 2x, si può ottenere un buon 0.36x, quindi è addirittura possibili fare macro non troppo spinta col nuovo 300, in particolare se si utilizza una reflex APS-C. Il limitatore di messa a fuoco è cambiato leggermente, ora si può selezionare una gamma di distanze tra 2 metri e infinito, 2 metri e 6 metri, 6 metri e infinito.  
 
La stabilizzazione d'immagine è stata migliorata in diversi modi. La differenza principale è che il nuovo stabilizzatore promette un'efficacia pari a 4 stop, mentre il precedente equivaleva a 2 stop; questo è un grande miglioramento per quando si scatta a mano libera. Oltre ad essere più efficiente, la nuova unità IS è anche più piccola e silenziosa: chi ha provato a registrare video con gli attuali supertele saprà che il rumore della stabilizzazione può essere molto fastidioso perché si sente chiaramente nel video, in particolare se si utilizza il microfono incorporato nella reflex. Nell'uso pratico, ho notato molto chiaramente la maggiore silenziosità del nuovo 300, mentre devo ancora fare test approfonditi per la stabilizzazione.


 
Dettagli del nuovo 300 f/2.8: il nuovo pannello di controllo con IS mode 3, PF e più breve distanza di messa a fuoco.
 
La nuova stabilizzazione dà risultati migliori anche quanto l'obiettivo è montato su treppiede, stando a Canon; personalmente non ho mai avuto problemi neppure con gli attuali supertele. A meno che il treppiede e la testa non siano fermi e bloccati al 100%, l'IS è sempre d'aiuto per ridurre il mosso. Un'altra nuova funzionalità è la terza modalità IS: mentre il Mode 1 (IS attivo sia in verticale che orizzontale) e il Mode 2 (IS attivo solo in verticale) non sono cambiati, il nuovo Mode 3 funziona come il Mode 2, corregge il mosso solo in verticale, con la differenza che viene attivato soltanto durante l'esposizione, mentre Mode 1 e Mode 2 sono attivi per tutto il tempo in cui si tiene premuto a mezza corsa il pulsante di scatto. Ho qualche dubbio sul Mode 3; Canon ha sempre consigliato di premere a mezza corsa il pulsante di scatto per 1" o 0.5" prima dell'esposizione per dare tempo allo stabilizzatore di attivarsi, mi chiedo se il nuovo Mode 3 sarà altrettanto efficace come il Mode 2. Col mio attuale 300 f/2.8 L IS, utilizzo sempre il Mode 1.
 
 

La qualità d'immagine

Ovviamente, la qualità d'immagine è un aspetto essenziale. Il vecchio 300 f/2.8 era assolutamente fantastico senza moltiplicatori, mentre col TC 1.4x e 2x c'era un visibile calo di nitidezza e contrasto a tutta apertura (pur essendo ancora pienamente utilizzabile, è una delle ottiche che rende meglio con i TC), e migliorava molto chiudendo di 1 stop. Grazie al maggiore uso di flourite, nuovo design ottico e nuovi rivestimenti, Canon promette qualità ancora migliore del precedente 300mm; assieme a questo obiettivo, Canon ha anche annunciato i nuovi TC 1.4x III e 2.0x III, che migliorano la qualità d'immagine rispetto ai modelli precedenti.


 
Dal grafico MTF, il nuovo 300 f/2.8 sembra veramente impressionante; pare essere molto più nitido del precedente, sia con che senza i moltiplicatori.
 
 

Qualità d'immagine: test su Canon 7D

Per valutare la qualità d'immagine reale del nuovo 300, ho fatto un test approfondito confrontando l'obiettivo con la versione precedente. Come corpo macchina ho utilizzato la Canon 7D (18 megapixel, APS-C): il motivo di questa scelta è che la 7D ha pixel molto piccoli, e mostra chiaramente i difetti delle ottiche, rendendo più evidenti le differenze. Se un obiettivo rende bene sulla 7D, darà una resa pari o migliore anche sulle reflex che hanno pixel più grandi, come la 5D, le serie 1 e le altre reflex Canon. I seguenti ritagli sono presi da file RAW non elaborati (senza nessun aumento di sharpening o altre modifiche); ho preso un ritaglio dalla porzione centrale dell'immagine, che solitamente è la più importante quando si fotografa con un tele. 
 
In questo primo test, ho confrontato il 300 II col precedente 300, entrambi senza moltiplicatori di focale.

   Canon 300mm f/2.8 L IS USM II  Canon 300mm f/2.8 L IS USM
 f/2.8  
 f/4  
 f/5.6  
 f/8  

A f/2.8, il nuovo 300 è più nitido della versione precedente: la differenza è chiaramente visibile nel test fianco a fianco, anche se nell'uso pratico è veramente difficile distinguere le foto scattate col 300 II da quelle del 300 "old", anche a tutta apertura. Tenete conto che questo è un ritaglio da un file della Canon 7D e che sulle altre reflex la differenza è ancora più contenuta. Entrambi gli obiettivi mostrano un miglioramento a f/4, mentre da f/5.6 in poi non ci sono ulteriori aumenti di nitidezza: già a f/4 si raggiunge il top della qualità d'immagine. Entrame le versioni sono eccellenti , senza differenze significative.
 
 

Qualità d'immagine: 300mm + TC 1.4x III

In questo secondo test ho confrontato i due obiettivi montando l'ultima versione del moltiplicatore 1.4x.

   Canon 300mm f/2.8 L IS USM II + TC 1.4x III  Canon 300mm f/2.8 L IS USM + TC 1.4x III
 f/4  
 f/5.6  
 f/8  
 f/11  

L'utilizzo dei moltiplicatori rende più visibili le differenze tra i due obiettivi: a tutta apertura (f/4), la nuova versione è nettamente più nitida e contrastata. La differenza è visibile anche a f/5.6, mentre da f/8 non ci sono differenze visibili.
 
 

Qualità d'immagine: 300mm + TC 2.0x III

L'ultimo test è per me il più importante: utilizzo spesso il 300 abbinato al moltiplicatore 2x, tante volte a tutta apertura, quindi ero particolarmente interessato alle differenze.

   Canon 300mm f/2.8 L IS USM II + TC 2.0x III  Canon 300mm f/2.8 L IS USM + TC 2.0x III
 f/5.6  
 f/8  
 f/11  

Al diaframma più aperto, f/5.6, la differenza è enorme: il nuovo 300 è pienamente utilizzabile, anche su 7D (anche se ovviamente perde un pò di nitidezza), mentre la versione precedente è molto meno nitida. A f/8 entrambi gli obiettivi migliorano nettamente, anche se il nuovo 300 mostra ancora un leggero vantaggio. Non ci sono ulteriori miglioramenti chiudendo il diaframma a f/11. Nel complesso, è impressionante vedere che il nuovo 300 a f/5.6 ha quasi la nitidezza della versione precedente a f/8!
 
 

Foto di esempio

Queste sono le prime foto di test che ho scattato col 300 II e moltiplicatori serie III. Le foto sono scattate con Canon 7D: questa reflex ha un sensore estremamente "denso", quindi è molto esigente con le ottiche; se un obiettivo rende bene sulla 7D, darà sicuramente ottimi risultati anche sulle altre reflex Canon.


 
Canon 7D, Canon EF 300 mm f/2.8 L IS USM II, 1/2500 f/2.8, ISO 100, mano libera. Download: Versione elaborata / Versione originale
 



 
Canon 7D, Canon EF 300 mm f/2.8 L IS USM II, Canon 1.4x III, 1/1000 f/4, ISO 200, mano libera. Download: Versione elaborata / Versione originale
 



 
Canon 7D, Canon EF 300 mm f/2.8 L IS USM II, Canon 2x III, 1/400 f/5.6, ISO 200, mano libera. Download: Versione elaborata / Versione originale
 

 
 

Conclusioni

La precedente versione del 300 f/2.8 era già ottima, ma il nuovo ha fatto un ulteriore passo avanti, in particolare per quanto riguarda la nitidezza con i moltiplicatori di focale: se il budget non è un problema, consiglio sicuramente il 300 f/2.8 II. A mio parere è la scelta ideale per chi viaggia spesso: le dimensioni contenute lo rendono facile da trasportare e da utilizzare a mano libera; inoltre, l'ottima resa anche col TC 2.0x permette di avere un 600mm pienamente utilizzabile anche a tutta apertura. Su una reflex APS-C come la 7D, si ottiene addirittura l'equivalente di un 960mm!  
 
L'unico grande difetto di questo obiettivo è il prezzo elevatissimo: anche se il 300 II è sicuramente il meglio che si possa comprare, la versione precedente (attorno ai 3000 euro nell'usato) rimane una valida alternativa.
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